
Domenica 27 aprile alle 20.25 vi presentiamo una nuova puntata di Lynx Magazine, trasmissione che nasce dalla collaborazione delle redazioni slovene e italiane della sede regionale di RTV Koper Capodistria e della sede regionale della RAI FVG-FJK. Trasmissione mensile che tratta di temi legati al territorio transfontaliero, Lynx Magazine è una delle collaborazioni tra le due sedi, collaborazione che ha come quadro di riferimento quella che è la TV trasfrontaliera, un'iniziativa congiunta che risale al 1999.
Questa volta abbiamo preparato per voi quattro servizi su temi, legati al territorio, iniziando con il servizio di Silvia Rossetto, in cui parla dei lavoratori transfrontalieri sloveni che hanno un regolare contratto di lavoro in Italia. Non sono una rarità in Friuli-Venezia Giulia, soprattutto nelle aziende situate vicino al confine, come ad esempio nelle Valli del Natisone e nel Cividalese. Negli anni ‘90, subito dopo il collasso della Jugoslavia, il divario economico tra paesi del blocco capitalista, come l’Italia, e paesi uscenti dal blocco socialista, come la Slovenia, era estremamente evidente e lavorare oltreconfine per un ragazzo sloveno rappresentava la garanzia di un futuro migliore. Ma il trend di crescita del PIL che la Slovenia sta registrando da vent’anni a questa parte ha fatto sì che il divario economico e del costo della vita tra i due Paesi si stia assottigliando, rendendo il lavoro transfrontaliero meno vantaggioso e attrattivo di un tempo, soprattutto per le giovani generazioni.

Curato da Helena Florenin Pasinato, il secondo servizio tratta del quasi concluso intervento di ristrutturazione dell'edificio storico, in cui hanno la loro sede il ginnasio in lingua italiana Gian Riunaldo Carli e la scuola elementare Pier Paolo Vergerio il Vecchio. In questo edificio, che porta il nome di Collegio dei Nobili, si formarono illustri intellettuali, tra cui il violinista Giuseppe Tartini, lo storico Pietro Kandler, lo scrittore Fulvio Tomizza e il conte Gian Rinaldo Carli. Gli alunni e gli studenti, che frequentano le lezioni in sedi alternative, torneranno nel Palazzo del Collegio dei Nobili il 1° settembre.

Il terzo servizio dal titolo GOJewishGO! La cultura ebraica del Goriziano e non solo è stato preparato da Luana Grilanc e racconta del progetto GoJewishGo! , uno tra i progetti cofinanziati dall’Unione europea nell’ambito del Fondo per piccoli progetti GO! 2025 che è stato realizzato dalla Comunità ebraica di Trieste in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia. La responsabile del progetto Gloria Pilastro lo descrive così: La cultura ebraica del Goriziano e non solo è il progetto che la comunità ebraica di Trieste ha creato per valorizzare la cultura ebraica transfrontaliera del nostro territorio legandosi quindi a Gorizia – Nova Gorica capitale europea della cultura. (...) Il progetto si è sviluppato in due modi e in due tempi. La prima parte è stata dedicata a un corso di formazione per le guide autorizzate sia italiane che slovene. E’ un corso altamente specializzato sulla storia ebraica sulle tradizioni ebraiche del nostro territorio con un approfondimento sui vari luoghi da Gorizia, Gradisca d’Isonzo e San Daniele dove esistevano queste comunità che purtroppo non ci sono più, ma che in questo modo vengono ricordate e valorizzate.
Conclude la puntata di Lynx il servizio di Martina Vocci dal titolo Sulle tracce delle orchidee in Istria, in cui Loris Dilena e Diego Masiello ci portano a scoprire i percorsi, dove si possono ammirare le orchidee istriane. Autori di una guida dal titolo Istria sui sentieri delle orchidee (pubblicata da Ediciclo), Dilena e Masiello arricchiscono i loro percorsi con racconti e elementi storico-paesaggistici, proponendo al fruitore/lettore una serie di interessanti escursioni con un'attenzione alla natura. Così anche l'escusionismo diventa un'educazione ambientale, ricca di implicazioni di responsabilità e rispetto nei confronti di quella che Masiello e Dilena definiscono il miglior patrimonio del futuro per ogni comunità, "la natura nella sua complessità" che siamo chiamati, ora più di sempre, a tutelare e salvaguardare, prima di tutto attraverso la sua conoscenza.
