Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

La scorsa settimana il , dove procedono i lavori di ristrutturazione degli edifici, che secondo la tabella di marcia dovrebbero essere pronti per la riapertura del 3 settembre.

“Noi lavoriamo molto per le nostre istituzioni”, ci ha detto Alberto Scheriani, “e crediamo che le nostre istituzioni debbano avere il massimo”. “A Bertocchi è in corso un risanamento energetico completo dello stabile”, ci ha spiegato Scheriani, “viene fatto il tetto nuovo, messo il cosiddetto cappotto e rinnovata la canalizzazione per un totale di 223 mila euro di spesa”. Un investimento importante che sta procedendo secondo i tempi previsti come sta avvenendo anche alla sede periferica di Semedella, dove a detta di Scheriani “i lavori sono forse un po’ più complessi rispetto a quelli di Bertocchi e hanno visto la partecipazione finanziaria anche dell’Unione italiana”. A partire dal tre settembre le due istituzioni scolastiche godranno anche di ulteriori nuovi spazi presso il restaurato edificio di Porta isolana. “1400 metri quadri nuovi per i quali è stato necessario investire tanto tempo e tante finanze”, ha ricordato il Presidente della CAN costiera aggiungendo che, “per quanto riguarda la prospettiva delle istituzioni scolastiche minoritarie a Capodistria ci si trova ad un buon punto e i ragazzi che frequenteranno le nostre scuole avranno edifici ristrutturati e per loro sarà bellissimo fare lezione in questi nuovi spazi”. Resta sempre aperta la questione del palazzo del Collegio dei Nobili, ma Scheriani ha parlato di un “accordo con il ministero che appena i lavori in piazzale Vergerio saranno finiti si inizierà a lavorare per questo progetto che dovrebbe andare in porto entro il 2020”.

Soddisfatta la direttrice del giardino d’infanzia “Delfino blu” Monica Bertok, presente ad ambo i sopralluoghi. “I bambini e il personale potranno usufruire di nuovi spazi e miglioreremo così il nostro servizio”, ha affermato la Bertok. “Sia per Bertocchi sia per Semedella abbiamo due sezioni con una quarantina di bambini per ogni unità”, ci ha spiegato, “si tratta di due unità che vanno alla grande e quindi l’opportunità di aprire un altro gruppo a Capodistria presso l’edificio di Porta isolana ci ha fornito l’opportunità di inserire i bambini che negli anni precedenti sono rimasti esclusi”. Tanta la richiesta per l’asilo capodistriano, che giunge non solo da famiglie della Comunità nazionale. “C’è questo desiderio di imparare una nuova lingua”, ci ha detto la direttrice del “Delfino blu”, “e poi stiamo lavorando molto sulla qualità del servizio e dell’insegnamento”. “Ultimamente però ci sono molti bambini provenienti da famiglie della Comunità nazionale italiana e l’aumento è dovuto soprattutto a loro”, ha concluso Monica Bertok.

Una ristrutturazione necessaria, quindi, che è stata possibile grazie alla disponibilità dimostrata dalla “Vergerio” che ha accolto temporaneamente alcuni dei bambini dell’asilo nelle aule della sua sede centrale. “La collaborazione oltre ai soliti incontri operativi e tecnici fra noi e l’asilo”, ci ha detto il preside dell’elementare capodistriana Guido Križman, “è stata fondamentale per evitare che il programma della scuola materna non fosse compromesso, andando a vantaggio di tutta l’offerta formativa”. “Anche per quanto riguarda la nuova sede di Porta isolana prescolare e scolare stanno collaborando”, ha aggiunto Križman, “e la nuova convivenza porterà sicuramente ad ulteriori risultati. Il prossimo anno avremo 45 iscritti alle prime che rappresenta il massimo raggiunto fino adesso e questo anche grazie alla collaborazione con l’asilo capodistriano”.

Per quanto riguarda la sede di Semedella ai lavori di ristrutturazione ha compartecipato con 130 mila euro anche l’Unione italiana, ai quali vanno aggiunti 50 mila euro forniti dall’Upt per gli arredi e ottenuti grazie all’accantonamento del Mof fatto dalle sue istituzioni scolastiche in questi anni. “Credo che sia stato un intervento importante”, ci ha detto il Presidente dell’Unione italiana Maurizio Tremul, “qui grazie un’azione sinergica con la Can e il Comune di Capodistria stiamo portando a casa un bel risultato”. “Ci sono stati degli intoppi, tutti quanti superati in maniera positiva”, ha detto Tremul, “e mi auspico che questo modello di cofinanziamento delle strutture scolastiche possa diventare un modello per tutti, con una corresponsabilizzazione degli stati domiciliari nel finanziamento delle nostre istituzioni e una partecipazione dello stato italiano per rendere ancora più attraente la nostra offerta formativa”. “Io credo che la collaborazione sia fondamentale in tutti i progetti”, ha aggiunto Tremul, “questa è la strada da portare avanti nell’interesse dei beneficiari, ossia della CNI. Io, da Presidente dell’Unione italiana, mi impegnerò per sviluppare ulteriormente queste sinergie”.

Un incremento di questa collaborazione è stato auspicato anche dal Presidente della CAN costiera Alberto Scheriani, che ha ricordato i molti progetti che vedono già impegnate le istituzioni locali e l’Unione italiana su tutto il territorio. La prossima sfida in ambito scolastico sarà la ristrutturazione dell’asilo “La Coccinella” di Santa Lucia, dove ci sono ancora delle difficoltà nel reperimento dei mezzi e nella progettazione ed anche in questo caso si spera di poter portare al più presto a casa il risultato.

Barbara Costamagna