Migranti Foto: RTV Slovenia
Migranti Foto: RTV Slovenia

La cancelliera tedesca, Angela Merkel ha sottolineato che il suo governo si impegnerà per la libera circolazione delle persone in Europa aggiungendo però di voler rafforzare i controlli sui confini esterni dell'Ue. Il partito di estrema destra, Alternative für Deutschland, ha quindi chiesto le dimissioni della cancelliera, accusandola di aver diviso la Germania e l'Europa con la sua politica d'asilo liberale.

La nuova politica europea sui migranti prevede accordi con paesi africani, un addestramento della Guardia costiera libica nella lotta contro i trafficanti di esseri umani e forse anche un piano Marshall per l'Africa. "Le migrazioni sono più di un problema europeo, si tratta di una questione globale per la quale sarà necessario trovare una soluzione internazionale", ha sottolineato Merkel. "Il futuro della Germania e fortemente legato al futuro dell'Europa e del mondo", ha aggiunto.

Ma l'intesa tra la CDU della cancelliera e la CSU di Seehofer non è ancora stata approvata dal terzo partner di coalizione, il partito socialdemocratico, che ha minacciato di abbandonare la coalizione se la Germania istituirà centri di transito per migranti al confine con l'Austria, dai quali poi - su base di accordi amministrativi - i migranti verranno deportati nei paesi dell'Ue dove sono già stati registrati. Se questi non saranno raggiunti, i profughi verranno comunque deportati in Austria. "Con l'SPD al governo non verrà istituito nessun centro nel quale i migranti verranno rinchiusi per settimane", ha affermato il Segretario generale del Partito. Un nuovo incontro per esaminare l'accordo è previsto per domani.

Il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, ha però dichiarato che il suo "governo sicuramente non è pronto a chiudere accordi a spese dell'Austria". Il ministro degli Interni, Herbert Kickl, ha sottolineato poi che l'esecutivo non permetterà "che l'Austria subisca danni".