Foto: Reuters
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Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha affermato che "ci sono persone che cercano di minare la natura celebrativa" dei Giochi Olimpici di Parigi. "Al momento", ha aggiunto, "abbiamo valutazioni sulla potenziale minaccia rappresentata da gruppi vicini all'Iran e da altre organizzazioni terroristiche che mirano a compiere attacchi contro i membri della delegazione israeliana e i turisti israeliani durante le Olimpiadi".
Nella sua lettera all'omologo francese, Katz ha espresso "gratitudine" per le "misure di sicurezza senza precedenti" per proteggere gli israeliani ai Giochi e per la decisione dell'esecutivo di Parigi di respingere le richieste di bandire Israele dalle Olimpiadi. In seguito ad una serie di minacce alla delegazione e ai lavori, tutti gli 88 atleti israeliani sono protetti 24 ore su 24 dai servizi di sicurezza francesi e vengono anche sorvegliati dai funzionari dello Shin Bet.
Al contempo un gruppo di hacker, denominato Zeus, ha pubblicato un ampio database di dati personali e organizzativi sulla delegazione di Israele, tra cui foto di carte d’identità, patenti, dati di accesso per account e servizi online, biglietti aerei, fotografie private. Su Telegram gli hacker hanno scritto "vi aspettiamo in Francia". Funzionari israeliani sono convinti che l'operazione sia molto sofisticata, probabilmente sono stati anche violati i telefoni o i computer dei membri della delegazione. I pirati informatici, che sembra operino sotto gli auspici dell'Iran, hanno l'obiettivo di creare panico, non si esclude comunque la possibilità che sia anche un modo per motivare attivisti filo-palestinesi ad agire contro gli atleti israeliani mentre si trovano a Parigi.
Intanto in Francia è stato compiuto un altro arresto: a distanza di 48 ore dal primo fermo, la polizia ha fermato un secondo 18enne, sospettato di pianificare un attentato. I due giovani, afferma la procura nazionale antiterrorismo, si conoscevano e sono stati rintracciati dopo le loro conversazioni sui social. Hanno inoltre manifestato l'intenzione di pianificare azioni violente e criminali di matrice jihadista e sono quindi stati arrestati poche ore dalla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici.