
In decine di migliaia provenienti da Serbia, Bosnia e Kosovo sono arrivati sabato pomeriggio a Belgrado per parteciapare al raduno organizzato a sostegno del presidente serbo, che ha inaugurato il suo Movimento per il popolo e lo Stato. Nel suo discorso, Vučić ha invitato le istituzioni "a ripristinare la pace e l'ordine" nel Paese dopo oltre cinque mesi di proteste, organizzate dagli studenti in seguito alla tragedia di Novi Sad dove il primo novembre 2024 sono morte 16 persone nel crollo di una pensilina alla stazione ferroviaria.
Ha poi chiesto di "stabilire la responsabilità legale di tutte le persone coinvolte in atti vandalici e attacchi contro i cittadini" avvenuti durante le manifestazioni in Serbia, perché bisogna impedire qualsiasi attività che paralizzi arbitrariamente e illegalmente l'attività economica e impedisca ai cittadini di svolgere normalmente le loro attività quotidiane. Per questo è convinto che già la prossima settimana il parlamento sarà in grado di votare la fiducia al nuovo governo, che dovrebbe insediarsi quanto prima e mettersi al lavoro per risolevere tutte le questioni aperte. E prosegue intanto la missione di un'ottantina di studenti universitari che in bicicletta sono in viaggio verso Strasburgo, dove intendono presentare le loro istanze alle istituzioni europee. Partiti nei giorni scorsi da Novi Sad, sono transitati da Budapest, Bratislava, Vienna, Linz, Salisburgo, e Monaco di Baviera, sempre accolti con grande calore e festeggiamenti dalle locali comunità della diaspora serba. Il loro arrivo a Straburgo, dopo aver percorso più di 1.300 km, è previsto per il 15 aprile.
Valerio Fabbri