La nuova edizione del libro è stata arricchita di tanti contenuti: contiene tutti i testi delle canzoni scritte dal celebre cantautore, immagini, documenti, ricordi. E poi i successi, le delusioni, le fragilità. Sullo sfondo, l'Italia del boom, del Pci di Berlinguer, delle feste dell'unità e delle edizioni sanremesi, ma anche gli amori, le fughe a L'Avana e fans adoranti in Brasile. Tra aneddoti familiari, materiale d'archivio, stralci di lettere private e recensioni d'annata. Un mondo, quello di Endrigo, visto da parte della figlia, quindi come padre e uomo, oltre che artista. Nato a Pola il 15 giugno del 1933 dal pittore, scultore e tenore autodidatta Romeo Endrigo e da Claudia Smareglia, Sergio Endrigo, il secondogenito della famiglia trascorse l’infanzia in Istria. Nel febbraio del 1947, a causa delle vicende seguenti alla fine della Seconda guerra mondiale, abbandonò la sua città natale insieme alla madre, il papà era morto nel 1939, e si trasferì come profugo prima a Brindisi e poi a Venezia. La vocazione di cantante la scoprì quando aveva circa dieci anni. Nel 1966 partecipò per la prima volta al Festival di Sanremo con “Adesso sì”; nel 1967 con “Dove credi di andare”; nel 1968, in coppia con Roberto Carlos, vinse il primo premio con “Canzone per te”. “Lontano dagli occhi” fu il brano con il quale si piazzò al secondo posto a Sanremo del 1969, mentre “L’Arca Di Noè” si classificò terza nel 1970. Tra i grandi successi ricordiamo ancora “Teresa”, “Mani bucate”, “Girotondo intorno al mondo”, “La colomba”. Brani composti cinquant'anni fa e che si sentono ancora oggi, spesso in cover. Oltre che in italiano cantò in portoghese, spagnolo, francese, inglese, greco e croato. Nel 2001 gli fu attribuito il Premio Tenco. Insieme ad altri grandi nomi della canzone italiana Sergio Endrigo segnò un’epoca. (mid)

Foto: Radio Capodistria
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