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A vincere il premio per i diritti umani Vaclav Havel, che viene assegnato dall'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa, è stato per il 2022 Vladimir Kara-Murza, uno dei leader dell'opposizione nella Federazione Russia e coordinatore della Fondazione Open Russia, istituita da Mikhail Khodorkovsky, il quale si trova attualmente incarcerato. Kara-Murza è stato, infatti, arrestato nell'aprile 2022 con l'accusa di alto tradimento, per la quale rischia fino a 10 anni di detenzione.

Fuori dalla Russia non è molto conosciuto, ma Vladimir Kara-Murza è uno dei personaggi che Putin considera tra i più scomodi. Politico, giornalista, storico, pubblicista e regista, incarna la storia del dissenso del suo Paese. Negli anni precedenti è sopravvissuto a due tentativi di avvelenamento e ha visto assassinato uno dei suoi più cari amici, il leader dell'opposizione Boris Nemtsov.

"Vladimir ha alzato la voce contro la guerra russa contro l’Ucraina sin dai primi giorni, ha avuto il coraggio di tornare nel suo paese per continuare la sua battaglia nonostante i rischi e nonostante potesse rimanere in un posto sicuro", ha detto il Presidente dell'Assemblea parlamentare del consiglio di Europa Tiny Kox, annunciando la vittoria.

Un premio che sembra in continuità con il Nobel per la pace che la scorsa settimana è stato assegnato all'attivista bielorusso Aleš Bjaljacki, all'organizzazione per i diritti umani russa Memorial e all'associazione per i diritti umani ucraina Centro per le libertà civili.

Barbara Costamagna