Foto: MMC RTV SLO
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"Io credo che fosse inopportuno l'invito a Zelensky di ieri. Capisco che ci sono esigenze di opinione pubblica interna, ma ci sono momenti nei quali privilegiare l'opinione pubblica interna va a discapito della causa europea", ha detto il premier italiano Giorgia Meloni, al suo arrivo a Bruxelles, rispondendo ad una domanda sull'incontro avvenuto nelle ultime ore a Parigi tra Zelensky, Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Prima di fare tappa a Bruxelles, infatti, il presidente ucraino è stato invitato dal suo omologo francese per un vertice in Francia, al quale in fretta e furia si è aggregato anche Scholz.
Come detto, la mossa dell'Eliseo e di riflesso anche di Berlino, non è passata inosservata a Palazzo Chigi. Anche perché l'asse Parigi-Berlino si è risaldato per la seconda volta nel giro di pochi giorni escludendo gli altri partner dell'Ue, Italia compresa.

Macron, informato delle dichiarazioni di Giorgia Meloni ha affermato di non avere commenti da fare ed ha spiegato: "ho voluto ricevere il presidente Zelensky con il cancelliere Scholz, penso che eravamo nel nostro ruolo" ed ha aggiunto: "La Germania e la Francia, come sapete, hanno un ruolo particolare da otto anni sulla questione" dell'Ucraina, "perché abbiamo anche condotto insieme questo processo, penso che stia anche a Zelensky scegliere il formato che vuole" per i colloqui diplomatici, ha concluso il presidente francese.

Per questioni di tempo è saltato il vertice bilaterale tra Zelensky e Meloni, il leader ucraino ha incontrato Meloni insieme ai rappresentanti di altri Paesi. Nel gruppo dell'Italia erano presenti anche Spagna, Polonia, Romania, Olanda e Svezia.
Stretta di mano e un caloroso abbraccio tra la premier italiana e il presidente ucraino: era la prima volta che Meloni e Zelensky si incontravano di persona.

Davide Fifaco