Foto: MMC RTV SLO/CC BY-NC-SA 3.0 IT
Foto: MMC RTV SLO/CC BY-NC-SA 3.0 IT

"Con il voto di oggi in Senato abbiamo fatto un importante passo in avanti verso la riforma del Premierato. Una riforma che stiamo facendo per l'Italia, perché serve al Paese, non al governo in carica. Il no pregiudiziale delle opposizioni, che oggi sono anche in piazza, non danneggia l'esecutivo o la maggioranza, ma la nostra Nazione, perché l'unico intento che ci muove è rendere l'Italia più forte, più stabile e più credibile". Queste le parole di Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento.

Il ministro ha poi proseguito affermando: "Ringrazio per l'impegno il ministro Casellati, il presidente Balboni e tutti i senatori, che hanno portato avanti un lavoro complesso ma ordinato, in cui abbiamo garantito all'opposizione tempi ampi per il confronto nonostante l'ostruzionismo. Ci auguriamo che per i prossimi passaggi di esame del provvedimento i partiti di opposizione decidano di cambiare atteggiamento e di dare vita ad un vero dialogo nel solo interesse degli italiani".

Dure le opposizioni contro questo voto. Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi Sinistra ha dichiarato: "Alla violenza istituzionale della destra, allo SpaccaItalia e ai pieni poteri del premierato, noi rispondiamo con i nostri corpi, le nostre voci, i nostri sorrisi. La vera faccia del Paese, quella che non si piega e resiste a questa destra pericolosa". Fratoianni ha poi richiamato subito la popolazione contraria al provvedimento a manifestare in piazza Santi Apostoli a Roma.

Duro anche il presidente dei senatori del M5S Stefano Patuanelli, che nel suo intervento nell'Aula di Palazzo Madama ha affermato: "Siamo assolutamente contrari a questa riforma. Le regole del gioco si dovrebbero fare per tutti e si dovrebbero fare tutti insieme" e invece la maggioranza se le sta facendo da sola su misura.

Davide Fifaco