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Furio Baldassi ha dato alle stampe due romanzi, entrambi ambientati a Trieste: "Dal fondo del bicchiere" e "Appuntamento in cantina", incentrati sul modo di vivere triestino, i costumi locali e i personaggi cittadini tipici, in una sorta di spaccato tra il sociologico e l'ironico. È in quiescenza dal 2017, ora segue le sue due grandi passioni: la musica rock e l'enogastronomia che l'ha visto e lo vede collaborare a varie guide nazionali.
Il CD dal titolo Imago vuole illuminare una dimensione molto particolare della musica del Rinascimento. Si tratta una linea che va da Josquin Desprez sino a Orlando di Lasso, una linea che segue la fortuna di Virgilio nel flusso della ricerca compositiva di quegli anni, una linea che rappresenta una scelta ragionata da un repertorio ben più vasto. I compositori di questo CD appartengono a quella che nella storia della musica si definisce scuola franco-fiamminga, compositori che si confrontano con le parole di Virgilio, con l'inizio delle Bucoliche e con diverse parti dell'Eneide, spesso musicando lo stesso segmento testuale. Il protagonista di questo CD e' il gruppo De Labyrintho, un ensemble che è di solito esclusivamente vocale e che il direttore Walter Testolin compone secondo le necessità interpretative dei brani. Questa volta ai cantori si affiancano con discrezione e gusto un consort di viole da gamba e un flautista.
Alla Libreria Minerva di Trieste si è svolta alcuni mesi fa la presentazione di due libri che hanno un tema comune, che affrontano cioè il tema degli italiani all'estero. L’autore del primo libro è Marco Casiraghi, lombardo di nascita e romano d'adozione, che ha recentemente pubblicato per la Gaffi edizioni un romanzo dal titolo “Estate indiana”. L'altro autore è Gabriele Paleari che ha dato alle stampe “AlterItà” un saggio scientifico sulle culture autoctone "italiane" di Istria, Dalmazia, Bocche di Cattaro e Grigioni italiano.
La ricercatrice austriaca Waltraud Fischer è l’autrice di un recente libro “Gerti, Bobi, Montale & co.”, in cui presenta la Trieste di inizi Novecento. Attraverso le lettere che i protagonisti si scambiano, la Fischer ripercorre le tappe dei rapporti intercorsi tra Gerti Frankl, Bobi Bazlen e i loro amici triestini e non.
La storia degli ultimi anni di Berti Bruss, conosciuto soprattutto come storico commentatore della Barcolana, e' singolare. All'esperienza del carcere - che lui ha provato sulla sua pelle - ha dedicato il suo secondo libro dal titolo Giardino d'infamia, pubblicato da Pendragon.
Luisa Antoni dialoga con Elvio Guagnini, collaboratore della casa editrice Diabasis. Nata nel 1988, Diabasis è una casa editrice atipica plurale e indipendente, una public company con azionariato diffuso, proprietà di oltre trenta soci di città diverse riuniti in Srl.
In occasione del centenario della morte di Claude Debussy, il pianista fiorentino Matteo Fossi ha deciso di pubblicare con la Hortus una scelta di brani del giovane compositore, brani che secondo le parole dello stesso pianista contengono i germi di tutto ciò che sarebbe arrivato. Il CD reca il titolo Le Jeune Debussy, il giovane Debussy, e i brani si dipanano in un arco temporale che va dal 1890 al 1903.
Sergio Durante è oggi uno dei nomi più importanti della musicologia italiana. Ordinario di Musicologia all'Università di Padova, membro dell'accademia mozartiana di Salisburgo, dell'Accademia Galileiana di Scienze, lettere ed Arti di Padova e membro del Directorium della Società internazionale di Musicologia. Uno dei fili rossi di ricerca che segnano la carriera di Durante è Giuseppe Tartini, di cui oggi lui è uno dei massimi conoscitori. A Pirano ha presentato il suo ultimo libro dal titolo "Tartini, Padova, l'Europa" (ed. Sillabe).
Giuseppe Maria Marangoni è un nome che oggi è sconosciuto ai più. Lo ha riscoperto Rosanna Carnevale che -dopo aver svolto approfondite ricerche musicologiche, sfociate in un saggio- gli ha dedicato un romanzo. Nel servizio ne parliamo con Rosanna Carnevali, Betina Prenz e il contrabbassista Michele Veronese.
In studio con Luisa Antoni Diego Manna, direttore di Bora.La, si racconta e racconta come sono nati i suoi libri da Monon Behavior alle ultime pubblicazioni sui modi di dire triestini e friulani.
In studio con Luisa Antoni il musicologo goriziano Federico Gon che parla del suo libro dal titolo "Scolaro sembra dell'Haydn. Il problema dell'influenza di Haydn su Rossini" (pubblicato dalla Fondazione Rossini), ma anche delle sue recenti ricerche viennesi.
Il liutista rinascimentale Giacomo Gorzanis è ancora oggi poco conosciuto. Ha vissuto per molti anni a Trieste, collaborando con le diverse corti nobiliari del Litorale e della Slovenia. A ridare voce alle napolitane, balli e fantasie un ensemble italo sloveno: la Lyra, formato dal cantante Pino de Vittorio, dal violagambista Domen Marinčič, dal percussionista Massimiliano Dragoni e dai liutisti Fabio Accurso e Bor Zuljan, quest'ultimo anche direttore artistico del gruppo. Il CD è nato a fine ottobre inizi novembre dell'anno scorso alla bellissima Villa Vipolže sul Collio goriziano.
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