Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico, da cui il cinema ha ripreso alcuni elementi caratteristici, come le cupe e misteriose atmosfere medievali, gli scenari e i personaggi, in particolare il vecchio nobile maligno, la giovane donna perseguitata, il giovane eroe valoroso. Ovviamente la modernità tematica e le possibilità tecniche del cinema d’oggi non hanno limiti. Il giovane regista Tomaž Gorkič vanta un'esperienza cinematografica ampiamente consolidata, caratterizzata anche da numerosi premi per cortometraggi nell'ambito di festival internazionali. Il suo lungometraggio »Idila«, del 2015, vincitore di quattro Premi Vesna, è stato definito il primo film autenticamente horror nella cinematografia slovena. La pellicola verrà proiettata questa sera, con sovratitoli in italiano, con inizio alle 19 al Ridotto del Kulturni dom di Trieste, preceduta dai cortometraggi »Metod«, girato nel 2017, sulla storia vera di un serial killer sloveno degli anni '70, e »Catena di carne«, del 2010. Nell'intervallo Martin Lissiach condurrà una chiacchierata con il regista sulla realizzazione di questi due film, sulle caratteristiche del genere e sul panorama attuale del cinema sloveno. Sui gusti di Tomaž Gorkič, il Dario Argento sloveno dunque, possiamo dire per ora che considera il film »La cosa« di John Carpenter uno dei capolavori assoluti del genere.