Foto: Martegani
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“È positivo che l’amministrazione ascolti la popolazione, ma le decisioni poi dovrebbero essere conseguenti e non di segno esattamente opposto alla volontà della città”.
Riccardo Laterza, capogruppo in Consiglio comunale di Adesso Trieste, commenta così i dati emersi da un’indagine effettuata dall’amministrazione comunale sulla mobilità a Barcola, e rielaborati dal movimento.

Foto: Martegani
Foto: Martegani

L’indagine era stata eseguita nel 2024, proponendo on line una seria di domande sul futuro della riviera triestina: i dati erano stati anche analizzati con l’intelligenza artificiale, ma, sottolinea Adesso Trieste, le intenzioni dell’amministrazione di centro destra sembrano andare in direzione opposta a quanto chiesto dai cittadini.
I dati rivelano una chiara volontà dei triestini ad avere a disposizione mezzi alternativi per raggiugere una delle aree più amate della città: se infatti attualmente quasi la metà degli intervistati si sposta in macchina, in futuro due automobilisti su cinque sarebbero disposti a non usare la macchina se ci fossero delle ciclabili efficienti. In totale il 68 per cento del campione va a Barcola con mezzi a motore, ma solo il 12 ci andrebbe in futuro, preferendo l’uso di mezzi pubblici, come autobus, tram, trasporti marittimi e anche l’Ovovia, con una percentuale che passa dal 18 attuale al 61 per cento, e un aumento anche di quelli che andrebbero a piedi o in bici, una delle soluzioni preferite.

Foto: elaborazione di Adesso Trieste su dati del Comune di Trieste
Foto: elaborazione di Adesso Trieste su dati del Comune di Trieste

Dai dati emerge anche che attualmente il 36 per cento degli intervistati non si sente sicuro a circolare a Barcola, ma la percentuale sale al 70 per cento fra i ciclisti, e al 46 fra i pedoni.
“Mi sembra evidente - ha commentato Laterza - che i triestini chiedono più mobilità dolce, mentre, secondo le ultime dichiarazioni del Sindaco, la Giunta pensa a trasformare la direttrice fra Barcola e Miramare in un’autostrada a quattro corsie, cosa che incentiverebbe l’uso della macchina, nonostante i dati evidenzino la disponibilità a usare mezzi alternativi”. “L’amministrazione non può permettersi di fare il contrario rispetto a quanto indicato dalla popolazione”.
Adesso Trieste punta invece a un collegamento tranviario moderno, fra Trieste e Barcola, e in futuro fino a Miramare. “I triestini e le triestine – ha concluso - sono molto più avanti dell’amministrazione nell’immaginare il futuro di Barcola, e ci auguriamo che queste informazioni vengano prese in considerazione”.

Poco dopo è giunta la replica di Michele Babuder, Assessore alle Politiche del Territorio Comune di Trieste, che ha ricordato come "I dati raccolti attraverso la piattaforma partecipativa per la riqualificazione di Barcola rappresentino un lavoro serio e trasparente, volto a garantire che le scelte dell’amministrazione siano basate sulle reali esigenze della cittadinanza. Spiace constatare che questi dati siano stati utilizzati in modo parziale e strumentale senza un confronto con chi ha promosso e guidato questo processo".
"La nostra amministrazione - continua - è impegnata nella progettazione di interventi che bilancino le richieste dei cittadini con le necessità di sostenibilità e funzionalità del territorio. Soluzioni come il miglioramento del trasporto pubblico, la mobilità dolce e l’ampliamento degli spazi verdi sono già al centro delle nostre valutazioni, insieme alla creazione di infrastrutture adeguate per ridurre il traffico e migliorare la qualità della vita".
"Desidero ribadire che ogni intervento su viale Miramare, così come su altre aree sensibili, sarà valutato con attenzione e trasparenza, tenendo conto dei dati tecnici, della sostenibilità ambientale e delle esigenze dei cittadini. Le decisioni non si baseranno su interpretazioni ideologiche, ma su soluzioni condivise e realistiche per il futuro della città.
Invito, quindi, a un confronto costruttivo e leale, con l’obiettivo di lavorare insieme per una Barcola accessibile, vivibile e rispettosa del suo valore paesaggistico."

Alessandro Martegani