Borut Sajovic, Nataša Pirc Musar e Robert Glavaš       Foto: BoBo
Borut Sajovic, Nataša Pirc Musar e Robert Glavaš Foto: BoBo

Il Ministro della Difesa, Borut Sajovic, insieme al Capo di Stato Maggiore dell'Esercito sloveno, Robert Glavaš, a Cerklje ob Krki, ha presentato il rapporto sulla prontezza operativa alla Presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar, che ricopre anche il ruolo di Comandante Suprema delle Forze Armate.

Secondo Glavaš, nel 2024 lo Stato ha continuato ad aumentare sistematicamente i fondi destinati alla difesa, il che è significativo. "Gli investimenti determinano il ritmo dell'efficacia e della modernizzazione nello sviluppo delle forze di combattimento, nel garantire la protezione e la sicurezza dei membri dell'Esercito sloveno e, infine, sono anche un riflesso della credibilità della Slovenia nell'alleanza della NATO" - ha dichiarato a Cerklje ob Krki, dove ha presentato il rapporto alla Presidente della Repubblica, insieme al Ministro Sajovic. Per Glavaš, la valutazione della prontezza operativa evidenzia alcune discrepanze tra la prontezza richiesta e quella effettiva dell'Esercito sloveno. Le discrepanze riguardano principalmente la completezza delle unità con un numero adeguato di personale, la mancanza di attrezzature militari specifiche e la disponibilità di fondi. Tuttavia, è convinto che, con l'aumento dei mezzi, la situazione possa migliorare nei prossimi anni. Anche la Presidente della Repubblica e Comandante Supremo delle forze armate, Pirc Musar, ritiene che la situazione riguardo agli investimenti nell'Esercito sloveno si sia stabilizzata. I fondi previsti e gli acquisti pianificati indicano un continuo ammodernamento dell'esercito nei prossimi anni. Inoltre, lo scorso anno sono stati aggiornati i documenti strategici sulla difesa e l'Esercito ha portato a termine i compiti chiave. Anche per quanto riguarda il numero di nuove assunzioni, si notano effetti positivi delle misure adottate per il reclutamento di personale. Secondo Pirc Musar, le discrepanze ancora esistenti sono principalmente il risultato di un supporto insufficiente all'Esercito avvenuto in passato. Riguardo alle spese future per l'Esercito, ha affermato che lo Stato si è impegnato a destinare il 2% del PIL alla difesa e che, pertanto, il governo dovrà fare tutto il possibile per raggiungere questo obiettivo. Il ministro della Difesa, Borut Sajovic, ha dichiarato che la modernizzazione dell'Esercito sloveno è in corso, aggiungendo che "non si tratta di promesse o piani, ma di fatti". "Siamo sulla strada giusta, ma ci aspetta ancora molta strada da fare" - ha aggiunto. La valutazione della prontezza dell'Esercito sloveno si concentra su due aspetti cruciali: l'operatività necessaria in caso di emergenze o stato di guerra e la capacità delle forze armate di svolgere compiti fondamentali come le operazioni di pace. Dal 2021, la valutazione della prontezza avviene su una scala a quattro livelli, che va da "nessuna discrepanza" a "esiste una discrepanza significativa". Gli ultimi report hanno rivelato che, mentre la prontezza in tempo di pace è soddisfacente, sono state riscontrate discrepanze più evidenti per quanto riguarda la prontezza in tempo di guerra, con alcune aree in cui la valutazione è risultata insufficiente. Il rapporto relativo al 2023 ha mostrato segnali di miglioramento in vari settori, una tendenza che è stata confermata nel 2024, offrendo garanzie di sviluppi simili anche per il 2025.

Corrado Cimador