La formula digitale inedita dell'edizione di quest'anno, in collaborazione con il programma d'avanguardia di RAI3 "Fuori orario - Cose (mai) viste", ha portato stavolta alla realizzazione di un festival di cinema in televisione, capace di raggiungere i pubblici più lontani. Tuttavia la base triestina da cui si parte rimane ben presente nel programma anche con la realizzazione delle due giornate conclusive con la presenza fisica degli spettatori. Le sale coinvolte sono quella a cielo aperto di Piazza Verdi, nonché il Teatro Miela e il Cinema Ariston. I Mille Occhi propongono come icona di questa 19-esima edizione la mitica attrice Musidora, a sottolineare la molteplicità costitutiva dell'universo delle immagini. E anche stavolta c'è un titolo di edizione dai molteplici rimandi, Il prurito, che si riferisce innanzitutto a un film perduto, unica regia dello scrittore Carlo Levi prodotta da Marco Ferreri. Tra i film ritrovati anche quelli del regista friulano d'avanguardia Ellis Donda, le cui proiezioni sono in programma questa sera in Piazza Verdi a Trieste. Presenti l'attrice e sceneggiatrice Luciana Sacchetti insieme agli artefici di questa riscoperta, i critici Cecilia Ermini e Stefano Miraglia. Domani pomeriggio al Teatro Miela si vedrà un film di puro divertimento, Mary Poppins prodotto da Walt Disney. Da segnalare nell'ambito del festival i Momenti di conversazione e approfondimento, come le presentazioni di alcuni libri che rivelano aspetti inediti del cinema, entrano nel programma intersecandosi con un viaggio a 360 gradi nella storia del cinema. Da 19 anni ormai il festival è divenuto una fucina capace di coinvolgere appassionati dall'Italia e dal mondo e la serata di domani al Teatro Miela ofrirà un film prodotto dal festival stesso nell'ambito del progetto SOS Stanlio e Ollio, di riscoperta delle colonne italiane con voci memorabili come quella di Alberto Sordi, seguito dal film Solitudine donna, girato a Trieste durante la precedente edizione dal regista tedesco Eckhart Schmidt.

Miro Dellore

Foto: MMC RTV SLO/Wikipedia.org
Foto: MMC RTV SLO/Wikipedia.org