Il presidente cinese Xi Jinping e 37 leader stranieri hanno concluso l'incontro di tre giorni a Pechino sulla "Nuova via della Seta" con la promessa di garantire la sostenibilità finanziaria, sociale e ambientale dei progetti nell'ambito dell'iniziativa cinese. "Siamo determinati a
sostenere uno sviluppo aperto, pulito e verde e rifiutiamo il protezionismo", ha dichiarato il Capo di Stato cinese annunciando la firma di accordi per oltre 64 miliardi di dollari. Xi, ha rimarcato che "la cooperazione è in linea con i tempi ed è a beneficio di tutti".
Infine, il leader cinese ha risposto alle diverse critiche relative al costo del progetto assicurando che le imprese e le forze di mercato svolgeranno un ruolo di primo piano. "Questo renderà i progetti più sostenibili e creerà un ambiente equo e non discriminatorio per gli investitori stranieri".
Intanto, a margine del forum il premier italiano Conte ha avuto modo di discutere con il presidente russo Putin, chiedendogli di condividere le preoccupazioni e lavorare insieme a una soluzione sulla questione libica.
Il presidente del Consiglio, a cui recentemente è stata indirizzata una lettera dai genitori di Giulio Regeni, ha inoltre avuto modo di discutere del caso col presidente egiziano Al-Sisi. Ci viene prospettato che le indagini continuano, ma ho anche prospettato una certa insoddisfazione perché a distanza di tempo ancora non c'è stato alcun concreto passo avanti che ci lasci intravedere un accertamento dei fatti che sia plausibile". Queste le parole di Conte, che ha precistato che "l'Italia non verrà mai meno a perseguire una verità giudiziaria plausibile, con riscontri oggettivi sulla questione".
Danijel Konestabo