Il ministro Poklukar risponde all'interpellanza nei suoi confronti. Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
Il ministro Poklukar risponde all'interpellanza nei suoi confronti. Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria

"Ho sempre agito in modo trasparente e responsabile, nel rispetto della legge, con dedizione e lealtà". Davanti ai parlamentari Poklukar non ha avuto alcuna esitazione, ma la tensione intorno alla sua figura resta alta. L'opposizione è compatta per la sua destituzione, ma non ha i voti sufficienti per farlo cadere, e ora si aggiunge anche la pressione dalla maggioranza. Poklukar aveva come obiettivo principale allontanare le ombre di possibili intromissioni della politica nell'operato della polizia, come insinuato da Bobnar, che se ne andò in polemica con il premier. Ma se di influenze indebite non si è mai parlato, sotto la gestione Poklukar il ministero ha fatto acqua da tutte le parti. Nuova Slovenia ha messo in cima alle critiche quella che ha definito una pessima gestione della sicurezza, riferendosi in particolare alle aree dove sono presenti comunità rom. La questione integrazione è un tema molto complicato e indubbiamente non è responsabilità di un solo ministero, ma le mosse di Poklukar sono sembrate poco convincenti soprattutto su altri dossier: dalla gestione del Centro di sicurezza e protezione alla nomina dell'ormai ex direttore della polizia Senad Jušić, con una procedura spericolata sulla quale anche il Tribunale amministrativo aveva sollevato molti dubbi. E poi una serie di altri episodi che hanno portato l'opposizione ad affermare che la sicurezza del paese è a rischio. Poklukar si è detto pronto ad ascoltare le critiche costruttive, ma questa volta deve fare i conti anche con le perplessità degli alleati, al punto che Socialdemocratici e Sinistra dovrebbero astenersi. L'accordo di coalizione di fatto elimina la possibilità di un voto contro gli alleati, quindi il voto, previsto in serata, non dovrebbe riservare sorprese. Ma non c'è dubbio che durante il dibattito il ministro abbia pensato al vecchio adagio "dagli amici mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io".

Valerio Fabbri

Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
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Il deputato del Partito democratico sloveno (SDS) Andrej Kosi, durante una dichiarazione ai media, dopo aver illustrato in Aula la posizione del partito. Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
Il deputato del Partito democratico sloveno (SDS) Andrej Kosi, durante una dichiarazione ai media, dopo aver illustrato in Aula la posizione del partito. Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
La deputata di Nuova Slovenia (NSi) Vida Čadonič Špelič, mentre dichiara in Aula le ragioni dell'interpellanza. Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
La deputata di Nuova Slovenia (NSi) Vida Čadonič Špelič, mentre dichiara in Aula le ragioni dell'interpellanza. Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
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