Santa Lucia, ieri pomeriggio. Tre liceali con un banchetto per la campagna stavoltavoto.eu. L'obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani al prossimo voto europeo del 26 maggio. Dell’italiano nessuna traccia. Dall’ufficio del Parlamento europeo in Slovenia ci dicono che non è una iniziativa loro, ma dei volontari delle scuole a cui hanno solamente fornito i materiali che avevano. Se li avessero voluti anche in italiano avrebbero dovuto chiedere all’ufficio del Parlamento europeo in Italia. Da Lubiana, comunque, ci tengono a precisare che tutto quello organizzato da loro in regione è stato perfettamente bilingue.
Intanto, dopo il richiamo della Comunità autogestita costiera alle ispezioni comunali, ci sono stati i primi interventi. Alcune infrazioni si sono riscontrate a Capodistria, Isola e Pirano. In determinati casi i manifesti sono stati anche sostituiti. A Capodistria, comunque, dove hanno preso in esame solo i materiali affissi nei particolari spazi destinati ai partiti, precisano che non sono occupati dei cartelloni ai bordi delle strade, ma dicono che lo faranno.
Al momento le segnalazioni sono state mandate agli organizzatori della campagna elettorale e si è in attesa delle loro risposte, poi bisognerà decidere come procedere. Probabilmente probabilmente ci vorrà più di un mese per chiudere il procedimento. Gli ispettori possono comminare una multa, ma anche semplicemente limitarsi ad un avvertimento scritto. De resto i partiti che non hanno rispettato il bilinguismo non hanno fatto altro che seguire la prassi oramai consolidata della cartellonistica in regione, dove l’italiano è sparito o quasi, senza che i servizi preposti alla vigilanza se ne accorgessero. La vicenda dei cartelloni in campagna elettorale, comunque, insegna che senza una specifica segnalazione, da parte delle istituzioni della minoranza o dei singoli cittadini, i servizi ispettivi comunali non fanno e non faranno assolutamente nulla.
Stefano Lusa