Delusione ad Isola per coloro che si attendevano qualche svolta oggi sul caso della scuola “Dante Alighieri”. All’ordine del giorno del consiglio comunale, infatti, la verifica del piano di lavoro e del bilancio finanziario dell’istituto, che, viste le dimissioni in questi giorni di quattro consiglieri della Can locale in seguito all’esonero di Teura Raschini (uno dei due rappresentanti dell’istituzione minoritaria dal consiglio di istituto), si pensava potesse dare adito a nuovi scenari rispetto alla situazione di impasse in cui si trova la scuola isolana da più di un anno.
"Siamo ad ottobre e solo oggi abbiamo approvato queste relazioni", ci ha spiegato la vicesindaco per la Comunità nazionale italiana di Isola Agnese Babič, "anche perché a luglio, quando sono stati verificati quelli delle altre scuole, il consiglio di istituto della 'Dante'non le aveva ancora approvate. Le problematiche che sono state poste anche oggi sono ormai note a tutti, visto che non le abbiamo ancora risolte. Spero che il Comune, ma anche il consiglio di istituto ci stiano lavorando".
A dire il vero qualcuno ha tentato di sollevare un dibattito sulla gestione finanziaria della scuola e su presunte irregolarità da parte della dirigenza. Il consigliere Leonid Danilović della Sinistra, partito che aveva tra i suoi candidati la presidente del consiglio della Dante Evelin Kolarec Radovac, è intervenuto ricordando l’affaire dei forni, che sarebbero stati comprati senza seguire l’iter necessario, e chiedendo alla consulente scolastica Cristina Valentič Kostić che attualmente dirige la scuola, visto che la preside è in malattia dall’inizio dell’anno scolastico, se si avevano notizie su una serie di indagini anche della polizia. L’intervento di Danilović, però, è stato immediatamente fermato dal sindaco Danilo Markočič che ha ricordato che tutto ciò non era tema di dibattito della seduta.
"Sia come Comune sia come Can", ha sottolineato la Babič, "non si tratta di prendere una posizione pro o contro. Il discorso sin dall’inizio, da quando io ero all’interno del consiglio di istituto, è sempre stato quello di seguire le procedure. Logicamente queste comporta tempo e ciò non ha sicuramente giovato alla nostra scuola. In ogni caso, però, dobbiamo arrivare ad una soluzione seguendo le procedure legali e non su, non dico il nulla, ma il poco. Adesso che ci stanno arrivando i verbali e la documentazione necessaria credo che sia giunto il momento di prendere una decisione".
Per quanto riguarda le accuse mosse da tre dei consiglieri uscenti al presidente della Can Marko Gregorič di aver portato con questa sua ultima mossa la politica e i partiti nelle scelte della minoranza, la Babič ha detto di non vedere questo pericolo e che secondo lei Gregorič non avrebbe fatto questo tipo di scelta a tal fine.
Barbara Costamagna