Non si tira indietro il deputato della comunità nazionale italiana, Felice Žiža e affronta di petto il nodo della Scuola elementare italiana “Dante Alighieri” di Isola, finita nella bufera dopo una serie di pesanti accuse rivolte alla preside. Se ne discuterà mercoledì prossimo nel corso di una seduta straordinaria della Comunità autogestita della nazionalità di Isola.
“La situazione è molto delicata e difficile” precisa il parlamentare e auspica che la cosa si risolva in tempi brevi. Per il deputato l’attività didattica alla scuola “è messa a grosso rischio”, con i ragazzi e i docenti che ne stanno “soffrendo tantissimo”.
L’altro nodo è quello della nomina del vicesindaco italiano di Capodistria. La faccenda si trascina oramai da settimane ed è polemica aperta o quasi tra la locale comunità autogestita, che caldeggia la riconferma di Alberto Scheriani e gli uomini del sindaco Aleš Bržan, che invece rivendicano la sua piena autonomia nella scelta.
Žiža invita al dialogo, che a suo dire porta “a soluzioni positive e condivise”. Per il deputato ambo le parti dovranno fare attenzione “su come muoversi, perché si potrebbe scatenare un caso che potrebbe portate a grosse conseguenze sia per la comunità nazionale italiana di tutta la regione sia per il comune di Capodistria”. Žiža si dice comunque convinto che Bržan dovrà tentare di raggiungere un accordo che vada bene per tutti .
Nell'incontro con gli italiani di Isola il deputato ha in pratica chiesto il loro aiuto. Le leggi e la Costituzione danno il diritto alla Comunità italiana di usare la propria lingua nel territorio bilingue. Lo stato non dice di non farlo e per Lubiana tutto funziona a puntino. E’ la comunità italiana stessa quindi quella che deve stimolare i funzionari ad usarlo. Una scelta che lo stesso parlamentare definisce faticosa, ma che se non verrà messa non farà che peggiorare la situazione.
Tra i presenti non è mancato chi ha raccontato episodi di discriminazioni vecchie e nuove e nemmeno chi ha narrato proprio come in questi giorni all’Unità amministrativa di Isola parlando in italiano si sia sentito rispondere insistentemente in sloveno.
Žiža si dice pronto a correre ai ripari con l'istituzione di una sorta di tutore dei diritti civici minoritari presso le Comunità autogestite della nazionalità per segnalare tutti questi episodi. Figure importanti anche perché se dai suoi colloqui con gli italiani emergono soprattutto lamentele per la carente applicazione del bilinguismo da Lubiana dicono invece che negli ultimi quattro anni nessuna manchevolezza è ufficialmente pervenuta.
Stefano Lusa