
Molto è stato fatto, ma molto rimane ancora da fare nell'applicazione dei diritti della Comunità nazionale italiana in Istria. Questa la conclusione emersa all' incontro a porte chiuse a Pola tra il governatore istriano Boris Miletić i massimi esponenti dell' Unione Italiana vale a dire il presidente Maurizio Tremul, il presidente della Giunta esecutiva Marin Corva e il presidente dell' Assemblea Paolo Demarin. C’era anche Ennio Forlani, presidente del Consiglio della Comunità nazionale italiana autoctona della Regione istriana. Come ci ha riferito lo stesso Forlani, l'incontro si è svolto all'insegna della cordialità e dei buoni propositi con la constatazione che c’è da percorrere ancora tanta strada nel campo della tutela. “Personalmente" ci ha dichiarato Forlani “ho espresso il mio disappunto per il fatto che la Regione ha sempre ignorato la richiesta che l' ospedale di Pola venisse intitolato al dottor Geppino Micheletti, l' eroe della strage di Vergarolla. Inoltre, così ancora Forlani, ho osservato che pur essendo l' Istria territorio bilingue, soltanto nel suo settore occidentale troviamo la toponomastica bilingue". All' incontro Miletić era accompagnato dalla vicepresidente italiana della regione Jessica Acquavita, dalla responsabile dell' Assessorato per la Comunità nazionale italiana, le Minoranze nazionali e i Giovani Tea Batel e dall' Assessore per la Cultura e l’identità territoriale Vladimir Torbica.
Valmer Cusma