Finalmente questa sera il braccio di ferro tra i quattro consiglieri del gruppo "Impegno e futuro" e gli altri membri del consiglio della Can piranese sembra essere giunto ad un epilogo. Motivo del contendere in queste settimane sono state le nomine dei vertici dell'istituzione e soprattutto quelle dei tre consiglieri che siederanno nei prossimi quattro anni all'interno della Can costiera, che "Impegno e futuro" rivendicava in toto per sè; al fine di portare a casa la presidenza dell’istituzione minoritaria che raccoglie i rappresentanti di tutte e quattro le Can presenti nell’area di insediamento storico.
Con l'accettazione delle dimissioni di Manuela Rojec, presentate a causa dell'incompatibilità che sembra esserci tra il suo ruolo di consigliera con quello di vicesindaco professionista, si è superato l'impasse relativo all'elezione della dirigenza della Can. La Rojec ha voluto spiegare a porte chiuse le motivazioni delle sue dimissioni, che il consiglio ha fatto proprie, per poi deliberare a favore della prosecuzione del suo operato con dieci consiglieri, senza bisogno di riandare ad elezioni.
A guidare la CAN piranese confermato con la totalità dei voti Andrea Bartole, che sarà coadiuvato nel suo lavoro da Sandra Rogič anche lei eletta all'unanimità. Per la CAN costiera il presidente Andrea Bartole ha proposto di votare in pacchetto un rappresentante per lista. Sono quindi stati nominati Kristijan Knez per "Pirano insieme", Onelio Bernetič per "Semo de qua" e Nadia Zigante per "Impegno e futuro".
Nella commissione dei garanti eletti invece Daniela Ipsa, Aleksandar Spremo e Irena Argentin Novak. Discusse anche le modalità con le quali dovrà essere ridotta la spesa relativa al programma culturale di quest'anno, a causa dei tagli che sono stati fatti dei fondi a livello ministeriale.
La Zigante in chiusura ha espresso il proprio timore riguardo alla situazione che si è creata e sul rischio che con questa idea di "incompatibilità" si apra un vaso di pandora.
Barbara Costamagna