Per motivi dettati dalle misure epidemiologiche la riunione si è svolta nella palestra della scuola elementare italiana Edmondo de Amicis di Buie, che ha garantito il distanziamento sociale tra i consiglieri. Il secondo assestamento al Programma di lavoro e piano finanziario dell’Unione Italiana per il 2020 ha comportato la contrazione di 268.182 euro rispetto alla prima revisione approvata nel febbraio scorso. Ora l’Unione italiana viene a disporre di 6.095.909 euro, di cui il 76% è rappresentato dal contributo dello Stato Italiano. Ad ogni modo sul Piano e Programma dirà l’ultima parola il Comitato di coordinamento che si riunirà la settimana prossima.
All’assise a Buie è intervenuto per la prima volta il nuovo presidente dell’Università Popolare di Trieste Emilio Fatovic, accompagnato dal suo vice Paolo Rovis e dal segretario generale dell’ente triestino Fabrizio Somma.
Al presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul abbiamo chiesto quali siano i rapporti con la nuova dirigenza dell’Università Popolare di Trieste. “Ci dobbiamo conoscere, ci sono una serie di aspetti molto positivi, come la disponibilità al dialogo, ad ascoltare e a capire. Io voglio sempre cogliere i segnali positivi. È importante che si dialoghi e che ci sia un rapporto quanto più corretto e trasparente nel lavoro tra UI e UPT. Il tempo poi ci indicherà come le cose si evolveranno. Da parte nostra rimaniamo sempre sulle idee che abbiamo, ma anche sulla disponibilità a collaborare con tutti i soggetti perché la finalità ultima è quella di dare un servizio ai connazionali”.
Tremul comunque ha ribadito la necessità che i mezzi erogati dal Friuli-Venezia Giulia non siano messi a bando ma erogati direttamente all’Unione Italiana come avveniva anni fa.
Emilio Fatovic però non intende recedere del tutto dal bando. “Vi pongo una domanda: è possibile a livello europeo non avere una quota a bando? Ecco perché il presidente ha detto: dobbiamo dialogare. Vuole sapere il mio sogno, di un consigliere del Comitato economico-sociale europeo? Che si veda quelle che sono parti distributive per tutti, le parti progettuali vadano messe a bando”
Fatovic ha inoltre tenuto a precisare che le recenti questioni finanziarie all’ente triestino erano dovute all’anticipazione di determinati mezzi, che sono stati recuperati in due anni. Quindi, ha spiegato, non c’è stato alcun buco o dissesto e tanto meno imputazioni. L’assemblea ha quindi approvato il prestito di 50 mila euro all’Unione Italiana di Capodistria per la copertura delle spese funzionali e il prestito di 20 mila euro alla Comunita’ degli Italiani di Valle, onde poter superare l’attuale momento di grave difficoltà.
Valmer Cusma