"Innanzitutto voglio ribadire che non ho partecipato perché non concordo con la forma e le modalità con le quali è stato organizzato il dibattito”, a dirlo è il presidente della CAN costiera Alberto Scheriani che ieri non era presente all’incontro sull’unitarietà organizzato a Bertocchi da un gruppo di connazionali. “Vorrei comunque dare la mia completa disponibilità a qualsiasi confronto che riguardi la tutela degli interessi in generale della Comunità Nazionale Italiana; ma naturalmente solo se organizzato in modo ufficiale, pubblicamente, con nome e cognome di chi lo propone”, aggiunge; spiegando che altrimenti così “si corre il rischio di strumentalizzare quella che veramente viene considerata la società civile minoritaria”.
Cosa che secondo lui sarebbe avvenuto ieri sera: "Voglio ricordare che io sono uno tra i firmatari della registrazione dell’Unione Italiana in Slovenia e sono tra quelli che si sono sempre adoperati per il suo riconoscimento; cosa che invece non si può dire riguardo ad alcuni personaggi che sono intervenuti al dibattito di ieri, che all’epoca erano contrari alla registrazione dell’UI in Slovenia, contrati alla bandiera italiana quale bandiera anche della CNI in Slovenia e contrati alla Regione Istria a statuto speciale. Se il gruppo che ha organizzato il dibattito vuole mettersi in mano a simili manovratori politici auguro loro buon viaggio. Io la mia scelta l’ho già fatta e da questo treno sono sceso da tempo”.
Per quanto riguarda le accuse mossegli di voler distruggere l’unitarietà della Comunità Nazionale Italiana Scheriani risponde che "trova difficile capire come la partecipazione ai lavori del Comitato di Coordinamento del MAE possa in alcun modo intaccare l’unitarietà della Comunità Nazionale Italiana; come anche il rispetto dell’attuazione degli articoli della legge sulle CAN e dello statuto della Can costiera”.
I rappresentanti dell’Unione Italiana hanno detto che loro sono sempre disposti a dialogare con voi e che stanno anche cercando di organizzare degli incontri per confrontarvi sul dafarsi. In questo caso siete invece disponibili? "Confermo che si sta cercando di trovare un confronto. Stiamo parlando con la UI e cercando soluzioni per la soggettività di ambe due istituzioni all’interno della vita della Comunità Nazionale italiana".
Barbara Costamagna