
Isabella Flego, nota per l'impegno politico, scolastico, sociale e culturale che da sempre la caratterizza e Luicia Scher, che si spese anch'ella tantissimo per la diffusione della cultura italiana: la Comunità degli Italiani "Dante Alighieri" di Isola ha voluto dedicare loro una serata con un'iniziativa a Palazzo Manzioli.

Flego ha tracciato con sensibilità e visibile emozione la figura di Scher e successivamente ha dialogato con il Presidente della Dante, Michele Fatigato, delle poesie contenute nel libro "Per ogni domani di cristallo" di cui la stessa Flego è autrice.
Isabella Flego questa serata presso la Comunità degli italiani "Dante Alighieri" di Isola, un'occasione anche per presentare l'ultima sua produzione letteraria.
"Sì. Non è fresca di stampa, perché l'ultimissima andrà in stampa tra qualche giorno. Però qui a Isola non avevo ancora presentato il mio libro, "Per ogni domani di cristallo". Sono contenta che finalmente anche presso la Comunità Dante di Isola ho potuto far conoscere qualche mio verso".
È sempre impegnata nella divulgazione della cultura italiana presso le varie istituzioni della Comunità degli italiani in Slovenia e più precisamente in Istria. Un'altra figura che possiamo assimilare a lei, con le medesime caratteristiche, ricordata questa sera, è Lucia Scher.

"Come. Presidente dell'associazione Poem, ricordare la figura di Lucia Scher è doveroso, perché noi appunto come Poem, nel 2020 abbiamo pubblicato nel nostro libro "Orizzonti di viaggio" la figura di Lucia Scher. E questa ricerca sulla figura di Lucia Scher nasce addirittura in lingua slovena. Mi era sembrato straordinario il fatto che una persona di cultura e di lingua slovena si sia ricordata di questa nostra connazionale, che è stata veramente una figura molto legata alla cultura, diciamo in generale, ma anche al teatro. Era poliedrica, ha realizzato anche canzoni, ha fatto radio. Io la ricordo proprio a Radio Capodistria e poi anche in mezzo agli alunni delle scuole. Andava a scuola ed affrontava i ragazzini come fosse una fata, con gentilezza. Io dico sempre che sembrava mettere le ali alle parole. E coinvolgeva i ragazzini, per farli parlare davanti al microfono e loro la ascoltavano e la aspettavano anche con un po' d'ansia, perché avevano una corrispondenza con lei. La sua trasmissione andava in onda una volta alla settimana e noi la ascoltavamo, perché era molto importante, visto che via etere diffondeva cultura e questa era fondamentale anche per le nostre scuole e per la nostra lingua. Inoltre, era simpaticissima con i ragazzi, che, quando la vedevano erano veramente contenti".
Lei ha condiviso con noi uno splendido ed emozionato ricordo di una rappresentante così importante della Comunità Italiana.
"Io ricorderò sempre quel sorriso con cui veniva in classe, con il quale affrontava i bambini. Poi era sempre riconoscente, verso di noi insegnanti che seguivamo le trasmissioni alle quali volevamo far partecipare gli alunni. Questo era importante perché arricchiva la creatività dei bambini. Alcuni portavano disegni, altri testi scritti. I pensieri dei bambini sono importanti ed anche le risposte che avevano ascoltato erano importanti; l'ascolto ai giovani insegna a dare valore alla parola".
Davide Fifaco

