Un’assemblea, quella della Comunità degli italiani “Pasquale Besenghi degli Ughi” iniziata in un modo inusuale: con un minuto di silenzio per i soci che sono venuti a mancare dall’ultima riunione. Presenti in sala il deputato al seggio specifico Felice Žiža e la coordinatrice dell’Unione italiana di Capodistria Astrid Del Ben; gli unici, ha detto il presidente Robi Štule, che hanno accettato l’invito che come sempre era stato inoltrato ai rappresentanti delle principali istituzioni della CNI presenti sul territorio.
Approvato il piano finanziario e i programmi delle attività per il 2023. Un anno caratterizzato dalle celebrazioni per il settantesimo della Comunità; nel quale la “Besenghi” ha potuto contare su un budget di circa 87.500 euro. Tanti i gruppi attivi in seno al sodalizio, che significano, però, altrettanti "problemi" dal punto di vista dell'organizzazione e della logistica all’interno di palazzo Manzioli, ha spiegato il presidente, obbligando la dirigenza talvolta a scelte che magari scontentano qualcuno, come nel caso dell’iscrizione alle gite che prevedono un numero limitato di partecipanti. Per questo ha chiesto ai soci di dire la loro sulle modalità che dovrebbero caratterizzare l'organizzazione dei prossimi appuntamenti, pianificando magari insieme le uscite.
Štule ha voluto anche parlare del suo impegno come consigliere dell’assemblea dell’Unione italiana che ha detto di aver sempre portato avanti tenendo conto della linea dettata dalla sua Comunità, che è sempre stata informata di tutte le sue scelte. In questa occasione ha ribadito, quindi, la sua disponibilità a continuare a discutere con i soci i passi da intraprendere anche per quanto riguarda i rapporti con l’altra Comunità isolana, la “Dante Alighieri”, con la quale ha detto di aver cercato un dialogo senza trovare sino ad ora alcuna risposta dall’altra parte.
In conclusione una socia ha chiesto la possibilità di confrontarsi sulla modifica del piano regolatore di Isola anche in seno alla Comunità. Štule ha espresso la sua disponibilità a organizzare un incontro, denunciando, però, l'assenza di comunicazione da parte di uno dei due consiglieri che rappresentano la minoranza nel consiglio comunale (il riferimento era a Marko Gregorič) e per questo ha dichiarato che in futuro sarebbe forse meglio eleggere persone che grantiscano la loro partecipazione. “Ci servono persone nuove”, ha detto il presidente all'interno di tutte le locali istituzioni comunitarie.
Barbara Costamagna