570 mila euro volti alla promozione del patrimonio linguistico e culturale della CNI per il 2020 e messi a bando dall'UPT. 18 i progetti accertati, 15 quelli ammessi senza finanziamento e tre i non ammissibili. A fronte dei progetti generali dell'Unione italiana rivolti per esempio alle scuole e alla cultura, figurano esserci anche anche comunità degli italiani, come ad esempio Rovigno e Umago, che non hanno accolto l'invito dei vertici dell'Unione italiana di non partecipare direttamente ai bandi ma di farlo attraverso il rappresentante unitario della CNI. In graduatoria figurano anche il CRSdi Rovigno, Università Juraj Dobrila di Pola o il Consiglio per la minoranza nazionale italiana della Regione istriana.

Abbiamo chiesto un commento a Maurizio Tremul, presidente dell'Unione italiana. "Ribadisco che non comprendo e non condivido la logica che sta seguendo l'UPT di mettere a bando queste risorse. Hanno annualmente quasi 900mila euro di mezzi dalla Regione Friuli Venezia Giulia, vengono messi a bando 570mila euro in base a quale criterio? C'è una graduatoria in cui vi sono dei punteggi, con quali criteri sono stati assegnati questi punteggi? Quel è la motivazione che sta dietro ad ogni singolo punteggio? Sono abituato a partecipare a bandi molto responsabili, molto seri in cui i valutatori spiegano perchè hanno dato ogni singolo punteggio. C'è una questione di fondo; la scelta del bando, di lasciarlo aperto per pochissimi giorni a maggio, all'ultimo minuto, quando si sapeva che si poteva benissimo farlo, se si voleva, a dicembre. Avrebbe consentito di definire il piano finanziario in tempi certi. Le scelte che sono state fatte non le condivido, non capisco e non so quali sono i criteri e le valutazioni."

Il presidente Tremul aggiunge un'ulteriore considerazione. "A tutti coloro che invece sostengono il bando. che hanno partecipato mi chiedo per esempio cosa succederebbe se ad un certo punto il Ministero della cultura sloveno decidesse di devolvere i mezzi per e nostre CAN e Comunità degli italiani facendo un bando come questo dell'UPT, oppure se il Governo croato decidesse di concedere un certo importo dei mezzi dell'Ufficio dei diritti umani dell'uomo non come avviene adesso tramite l'UI ma con un bando pubblico. Ci sarebbe giustamente una sollevazione di popolo."

L'Unione italiana figura, come detto tra i beneficiari dei mezzi. "Se controlliamo l'elenco dei progetti finanziati e quelli in graduatoria, sottolinea ancora Tremul, troviamo che l'unico soggetto che ha proposto progetti che sono valevoli per tutta la comunità nazionale italiana nel suo complesso, che ne beneficerà l'intera CNI, sono quelli dell'Unione Italiana. Altri proponenti hanno dei progetti che riguardano le loro specifiche istituzioni. Questo è il senso del motivo per il quale noi siamo contrari a questo bando. (ld)

Per vedere la graduatoria finale clicca qui (il link)

Foto: MMC RTV SLO/UPT
Foto: MMC RTV SLO/UPT