Come noto gli esperti legali durante il recente incontro con il presidente della Camera di Stato, Dejan Židan e i capigruppo parlamentari sulla questione che ha coinvolto il rappresentante al seggio specifico per la comunità nazionale ungherese sostengono che non esistono basi giuridiche sufficienti per procedere alla revoca del mandato al deputato Ferenc Horvath. È stato infatti rilevato che al momento una revoca verrebbe molto probabilmente annullata dalla Corte costituzionale. Il problema è stato sollevato in quanto Horvath, oltre al ruolo di deputato, è anche presidente della Comunità autogestita della nazionalità ungherese in Slovenia. Secondo gli esperti legali però, quest'ultima, sul piano costituzionale, non può venir considerata alla stregua di una società economica, un ente pubblico o una persona giuridica pubblica, in altre parole presiedere una comunità autogestita del gruppo nazionale non è come ricoprire un ruolo dirigenziale in un'altra istituzione.
Una posizione questa che non trova concorde Andrea Bartole, Segretario della Can costiera: "Non mi trovo d’accordo con questa dichiarazione e con questo punto di vista. È la legge stessa sulle Can, quella del 1994, che dice che le Comunità autogestite della nazionalità sono persone giuridiche di diritto pubblico. A mio avviso quindi questa considerazione non può essere ritenuta corretta. La differenza rispetto alle società di tipo economico può anche andare bene, ma questo aspetto che riguarda la persona giuridica di diritto pubblico invece, a mio avviso, è un errore. Sarebbe però interessante vedere le motivazioni tecniche di questa presa di posizione", conclude Bartole.
Suggerimenti
Nessun risultato trovato.
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca