Bandi pubblici, bilinguismo e legge sui dipendenti pubblici. Sono alcuni degli argomenti affrontati dal deputato del seggio specifico alla Camera di Stato Felice Žiža, che ha incontrato oggi a Lubiana il ministro della pubblica amministrazione Rudi Medved, accanto al rappresentante della minoranza ungherese Ferenc Horvàth.
“Il Ministro per la pubblica amministrazione Medved - ha detto Žiža al termine del colloquio - ci ha invitato essenzialmente per illustrarci la legge sui bandi pubblici in Slovenia. Abbiamo esaminato il testo in termini generali e poi siamo passati ad analizzare i temi che coinvolgono le due comunità nazionali”.
“Uno dei punti è stato quello di uniformare l’aggiunta sul bilinguismo per i professori di tutte le nostre scuole di ogni ordine e grado, e parificarla anche per i presidi: la cosa sta andando avanti e verrà inserita nella legge che dovrebbe essere avviata nei prossimi mesi. Entro il mese di giugno dovrebbe essere portata in Parlamento la legge che coordina gli stipendi in tutto il settore pubblico, e la cosa dovrebbe poi essere risolta”.
“Un altro argomento molto importante, di cui avevamo parlato con il ministro più volte, riguarda l'applicazione delle norme sul bilinguismo. Oggi gli ho portato dei volantini informativi, che si trovano presso i vari uffici dell'assicurazione sanitaria, all'ufficio per le tasse e così via, sul nostro territorio nazionale: sono completamente in lingua slovena. Con il ministro abbiamo concordato sul fatto che ogni modulo, ogni documento pubblico, ogni volantino informativo o testi simili debbano essere bilingui sullo stesso foglio, e che bisognerà intervenire in tutti i settori: il Ministro della pubblica amministrazione controlla la gran parte di questi uffici, ma poi ci sono anche uffici di competenza di altri ministeri con cui bisognerà affrontare il problema una volta per tutte e risolverlo”.
“Abbiamo, poi parlato della necessità di modificare e integrare anche la legge sui dipendenti pubblici, una cosa che abbiamo già ribadito più volte, anche pubblicamente, intervenendo sull'articolo 61 della legge per il pubblico impiego, facendo in modo che, per dimostrare di saper parlare e usare la lingua italiana, non sia più sufficiente presentare solo la documentazione, pagelle o certificati di corsi frequentati, ma sia obbligatorio anche una verifica della conoscenza orale e scritta della lingua italiana da parte del direttore dell'ente, del sindaco o dei vari uffici". "Anche su questo il ministro è assolutamente d’accordo, e nei prossimi mesi questa legge dovrebbe essere varata e messa in discussione: speriamo di approvarla entro quest'anno, sarebbe un passo importante a favore della realizzazione di tutte quelle norme che regolano il bilinguismo sui due territori”.
Alessandro Martegani