Rafforzare la già consolidata attività di collaborazione, supporto e reciproco sostegno che lega la Regione Friuli-Venezia Giulia alla comunità italiana dei Comuni istriani di Capodistria, Isola, Pirano e Ancarano, con l'obiettivo di intensificare la cooperazione giuridica e rimuovere gli ostacoli interpretativi di tipo linguistico, rendendo più efficienti e produttivi i rapporti tra le pubbliche amministrazioni nell'area transfrontaliera.
Con queste finalità, -si legge in comunicato della Regione-, la Giunta regionale, su proposta dell'assessore alle Autonomie locali, corregionali all'estero e lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti, ha approvato lo schema di intesa tra la Regione Friuli-Venezia Giulia, la Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana, la Repubblica italiana e quella slovena che ora sarà sottoposto al vaglio del dipartimento per gli Affari regionali e del Ministero degli Affari esteri. L'accordo, come riferito dall'assessore, impegna la Regione e la Can costiera a condividere le buone prassi nel campo della traduzione giuridico-amministrativa e i risultati ottenuti dalle attività di normazione terminologica, non escludendo la possibilità di realizzare una banca dati, glossari e metodologie di lavoro ed esaminare la possibilità di sviluppare nuove intese per realizzare progetti di interesse comune. I funzionari degli enti pubblici interessati daranno vita a un gruppo di lavoro istituito dall'ufficio centrale per la lingua slovena della Regione Friuli-Venezia Giulia e coordinato dall'istituto sloveno di ricerca Slori, che si occuperà di regolamentare e adottare sistemi comuni nell'ambito della terminologia giuridico-amministrativa e della standardizzazione linguistica. Tra le attività contemplate dall'intesa figurano seminari e corsi di formazione dedicati alla traduzione e riservati ai funzionari interessati, oltre all'organizzazione di convegni e conferenze di approfondimento giuridico e di confronto tra legislazioni.
Soddisfazione è stata espressa dalla CAN costiera, il cui ruolo sarà di coordinare gli interventi tenendo i contatti con gli organi dell'autogoverno locale nel capodistriano, per mettere a disposizione degli interessati, traduttori oppure enti pubblici, gli strumenti che saranno ottenuti dagli scambi con la Regione FVG.
(dd)