Prenderanno il via nella seconda metà di marzo i lavori di recupero del settecentesco Palazzo Gravisi-Buttorai di Capodistria finalizzati all'allestimento del Centro multimediale italiano (CMI), il primo museo interattivo e digitale della Comunità nazionale italiana. È quanto comunica in una nota l'Unione italiana, proprietaria dell'immobile in via del Fronte di Liberazione che costituisce l'ala destra dello storico, omonimo Palazzo sede della Comunità degli italiani Santorio Santorio. L'intera operazione - si legge - avverrà in stretta sinergia tra l'UI e la CAN Costiera, e sarà realizzata all'interno del progetto Interreg Italia-Slovenia "Primis", che vede come capofila la stessa Unione italiana. Il contratto per l'esecuzione delle opere di ricostruzione e ampliamento dell'edificio è stato firmato (lo scorso 24 febbraio) con l'impresa Lesnina MG Oprema di Lubiana per un importo di 712 mila euro, di cui circa 605 mila sui fondi europei, mentre i restanti 107 mila - pari al 15 % - rappresentano il cofinanziamento dell'UI. La direzione dei lavori (che avrà un costo di 12 mila euro) è stata affidata alla capodistriana Koordinata. Finanziato principalmente con i fondi dell'Unione Europea, il progetto gode sia di un cofinanziamento UI che della CAN Costiera.
"Primis - Viaggio multiculturale tra Italia e Slovenia attraverso il prisma delle minoranze", questa la sua denominazione per esteso, è un progetto triennale di cooperazione transfrontaliera tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Slovenia per la valorizzazione delle minoranze linguistiche e riunisce dieci partner. Il budget complessivo sfiora i tre milioni di euro.
Ornella Rossetto