Dopo la bufera causata dalla defenestrazione di Teura Raschini dal Consiglio della scuola elementare “Dante Alighieri” di Isola e dalle dimissioni di 4 consiglieri della Comunità autogestita, in rotta con il presidente Marko Gregorič e la sua maggioranza, ora lo scontro, sulle sorti della preside Simona Angelini, potrebbe coinvolgere anche i partiti politici. Della scuola si discuterà in Consiglio comunale, all’ordine del giorno, in teoria, solo questioni di ordinaria amministrazione, ma digressioni sul braccio di ferro che vede da oramai un anno coinvolto il Consiglio della scuola e la preside non sono escluse. La partita, però, si gioca soprattutto a colpi di carta bollata ed appelli.
Il sindacato della scuola esprime pieno appoggio al Consiglio d’Istituto, che ha iniziato il procedimento di esonero della dirigente scolastica e punta il dito sul comune che non avrebbe preso ancora posizione in merito, ma anzi chiederebbe al suo rappresentante di astenersi e quindi di non votare secondo coscienza. Se le aspettative dei lavoratori dovessero essere deluse il sindacato ha annunciato che farà tutto il necessario per tutelare i suoi iscritti.
Gli ispettori del Ministero dell’istruzione pur non entrando nel merito della vicenda, invitano il Consiglio della scuola a tener conto che determinati addebiti mossi all’indirizzo della preside sono stati archiviati perché il fatto non sussiste, altri per decorrenza dei termini, mentre per alcune pratiche l’iter non si è ancora concluso e in altre ancora le anomalie riscontrate sono di poco conto. Il Ministero del lavoro, in queste ore ha cancellato una delibera dell’Ispettorato del lavoro che aveva constatato una serie di irregolarità in materia di informazione dei lavoratori sui regolamenti relativi al mobbing ed alla sicurezza sul lavoro. La questione ora torna sul tavolo degli ispettori che dovranno riesaminare la pratica. Intanto il tribunale ha respinto la richiesta di risarcimento di una dipendente a cui non era stato rinnovato il contratto nel 2016. Al suo posto era stata assunta la figlia della preside, la vicenda continua ad essere ancor oggi uno dei cavalli di battaglia dei detrattori della Angelini.
Stefano Lusa