"Una Comunità senza la quale sarebbe impossibile immaginare la zona dell'alto buiese" si è sentito dire più volte ieri sera a Momiano dove dopo le due serate estive dedicate alle sezioni artistiche e culturali, si è svolta la cerimonia ufficiale per ricordare i primi tre decenni del sodalizio. Negli interventi del sindaco di Buie Fabrizio Vižintin, del presidente dell'Unione Italiana Maurizio Tremul e della vice-presidente della Regione istriana Jessica Acquavita, ricordato l'importante ruolo della CI nella salvaguardia della lingua e cultura italiane, nella valorizzazione delle tradizioni, usi e costumi come pure il supporto fornito nella concretizzazione di progetti più ampi che vanno dalla promozione del territorio al restauro del Castello e fino al progetto della Casa dei castelli istriani che è in dirittura d' arrivo. "Comunità e Momiano sono un binomio inscindibile" si è sentito alla cerimonia, dove il plauso maggiore è stato riservato alla presidente del sodalizio Arianna Brajko Gall che dal canto suo ha ringraziato collaboratori, attivisti e momianesi, ma anche tutte le istituzioni per il supporto dato in questi 30 anni. "Ora guardiamo al futuro perché numerosi sono i progetti in cantiere e speriamo solo che la situazione Covid ci permetta di metterli in porto" ha detto la Brajko Gall, sottolineando l'ottima collaborazione con le altre comunità del territorio. Nata nel marzo del 1991 dalla sezione fino allora operante in seno alla CI di Buie, quella di Momiano ha saputo sviluppare attività tradizionali quali coro, minicantanti, filodrammatiche ma pure a darsi dei contenuti nuovi rivolti soprattutto ai giovani e diventare così il centro di numerose manifestazioni che arricchiscono quest'area nota per il buon vino e soprattutto per il suo moscato.
Lionella Pausin Acquavita