Foto: Ansa
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"Un'alleanza che va a riscoprire il patrimonio culturale della Serenissima quale ponte tra le due sponde dell'Adriatico e un messaggio di come i ragazzi possono riportarci, con uno sguardo di unione e di pace, al futuro", ha affermato Francesca Zottis, vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto che ha aperto la cerimonia per la sottoscrizione del gemellaggio. A confermare questi intenti, la vicepresidente della Regione Istriana, Jessica Acquavita, che ha puntato su tre concetti chiave: collaborazione, amicizia e tutela della comune eredità che l'amministrazione della penisola persegue fin dalla sua costituzione avvenuta 30 anni fa. Riflessioni condivise pure negli interventi del presidente della Giunta UI, Marin Corva, dei vicesindaci di Pola e Rovigno, Bruno Cergnul e David Modrušan, unitamente ai rappresentanti delle due Comunità degli italiani e delle due SMSI istriane coinvolte nel progetto: Debora Radolović, Gianfranca Šuran e Ines Venier. Progetto ideato da Vittorio Baroni e portato avanti dalla Fondazione ENGIM Veneto che è stato inserito nel concept Europa Adriatica Nordest per Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025 e che si è avvalso del contributo finanziario della normativa veneta per la tutela e il recupero del patrimonio storico della Serenissima in Istria e Dalmazia. L'iniziativa, avviata un anno fa e che ha messo al lavoro i cinque istituti scolastici, si è sviluppata su otto temi chiave: arte, architettura, musica, etnologia, gastronomia, sostenibilità, produzione e commercio. Un assaggio del lavoro dei ragazzi e dei loro mentori, che in questi mesi si è potuto seguire pure tramite un'apposita piattaforma digitale online, lo si è potuto toccare con mano anche oggi a Venezia con la presentazione degli abiti storici che gli allievi hanno elaborato nell'ambito degli studi etnologici o con l'Inno a Venezia inserito nel settore musica. Anche la "Gran cichetada", naturalmente a zero alcool, offerta agli oltre 200 studenti dopo la celebrazione per i 930 anni della consacrazione della Basilica a San Marco, all'insegna dei prodotti tipici di Veneto e Istria è stata preparata dai giovani che si sono impegnati nel settore gastronomia. Dopo la giornata Veneziana, l'appuntamento è ora in Istria per presentare giovedì a Rovigno e venerdì a Pola l'originale ed innovativa mostra creata dai giovani per divulgare il comune patrimonio culturale, materiale ed immateriale, della Repubblica di San Marco.