Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

Una riunione quella odierna del Comitato dei programmi italiani di Radio e TV Capodistria che si preannunciava sotto il peggiore auspicio, viste le voci che negli ultimi giorni circolavano di tagli consistenti ai programmi minoritari, nel caso non ci sia un aumento dei fondi che ogni anno l’Ufficio nazionalità garantisce per la produzione e la messa in onda dei programmi delle comunità nazionali.

La presidente della RTV Natalija Gorščak ha chiarito che anche se entro il 18 dicembre l'Ufficio nazionalità non risponderà ai loro desiderata, si procederà con l’approvazione della proposta di programmi per il prossimo anno, cercando di capire come razionalizzare i costi; ma garantendo che, comunque vada, i posti di lavoro non saranno a rischio. La Gorščak ha sottolineato l'importanza che si proceda al più presto a definire le norme che regolano il finanziamento dei programmi della minoranza.

Il deputato al seggio specifico Felice Ziza, anche lui presente alla riunione, ha spiegato che di questo si sta proprio discutendo all’interno del dibattito inerente la nuova legge sulla radio e televisione pubblica, che secondo lui dovrebbe ispirarsi al modello italiano di finanziamento dei programmi delle minoranze, dove a pagare è il Governo.

Una legge necessaria anche secondo il presidente del Consiglio dell’ente radiotelevisivo Goran Forbici che ha definito “sgradevole” il fatto che ogni anno quando si parla di bilancio si venga a creare una situazione di questo tipo, sostenendo anche lui la necessità di trovare un modo di garantire l’autonomia anche finanziaria dei programmi della CNI.

“C’è possibilità di dialogo, c’è possibilità di far quadrare il cerchio", commenta in conclusione il presidente del Comitato Alberto Scheriani che ha voluto questo confronto con la dirigenza; "e soprattutto", conclude, "c’è possibilità di pianificare insieme nei prossimi mesi quella che dovrà essere la nuova legge sulla RTV, che dovrebbe contenere tutte le nostre richieste a partire dall’autonomia di programma ma anche di finanziamenti”.

Barbara Costamagna