Nella delegazione della minoranza, assieme al presidente Alberto Scheriani era presente anche il deputato Felice Žiža. Per il Furs invece una delegazione guidata dal direttore generale Simon Starček. Si è parlato innanzitutto di questioni legate al bilinguismo, come ad esempio quello della conoscenza della lingua italiana da parte degli impiegati dell'Unità di Capodistria. Sia Scheriani sia Žiža hanno presentato l'idea "sempre più concretizzata" di dare vita ad un ufficio per il bilinguismo che tra i suoi compiti avrebbe anche quello di supportare i servizi amministrativi. E' stato poi affrontato il tema dell'interpretazione estesa concernente il diritto all'uso della lingua italiana sul territorio bilingue da parte di individui non appartenenti alla CNI. In merito il Ministero della Pubblica amministrazione aveva risposto positivamente alla CAN Costiera, ma in base ad un parere contrario dello stesso Ministero, l'Amministrazione finanziaria continua ad applicare l'interpretazione restrittiva. La direttrice dell'Unità amministrativa di Capodistria, Magda Marinšek, ha spiegato che il procedimento nei confronti del cittadino italiano che ha presentato ricorso riguardo il diritto all'uso della lingua italiana si è concluso a suo sfavore, infatti in secondo grado è stato deciso che questo diritto spetta solamente agli appartenenti alla CNI. Questa decisione ha provocato un dibattito acceso tra i presenti, soprattutto per quanto riguarda i criteri di determinazione di appartenenza alla minoranza, che sarebbero i seguenti: residenza nel territorio nazionalmente misto di ciascun comune costiero, la cittadinanza slovena e l'iscrizione all'elenco elettorale delle rispettive CAN. I rappresentanti della Comunità nazionale italiana reputano inammissibile tale categorizzazione, concludendo che verrà fatta luce sulla questione interpellando direttamente il Ministro competente. Il direttore del Furs Starček ha concluso dicendo che "è importante cercare soluzioni adatte con iniziative come lo sono gli incontri periodici, soprattutto per garantire il diritto all'uso della propria lingua" e che "riporterà tale posizione anche a Ivan Simič", nominato direttore generale ad interim del FURS a partire da giugno. (a.c.)
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