La Giunta esecutiva si è espressa a favore dell’iniziativa di modifica dell’articolo 9 del Regolamento di procedura dell’Assemblea, avviata da 12 consiglieri che in pratica chiedono la cancellazione di quattro passi che si riferiscono alla nomina del coordinatore e aggiunto dell’ Unione italiana registrata in Slovenia. Si ripresenta soltanto il primo comma in base al quale se il presidente UI e quello della Giunta sono entrambi residenti in Croazia o in Slovenia allora il presidente dell’Assemblea deve avere residenza nello stato non rappresentato. “Un parere positivo ma non vincolante quello dell’esecutivo”, ha precisato il presidente Marin Corva. Egli ha illustrato le indicazioni fornite dai legali e avvocati consultati in merito e circa le parti che si propone di eliminare, ha detto: “Ci è stato confermato che le disposizioni sono non applicabili; quindi, inutili poiché un’associazione registrata in Croazia non può modificare determinate disposizione dello statuto di un’associazione registrata in Slovenia; questo semplicemente non è attuabile, perciò, ci siamo dichiarati favorevoli alla modifica”. Va detto che il ruolo di coordinatore della consulta dell’UI di Capodistria, è assegnato- attualmente- a chi dei tre presidenti, risiede in Slovenia. “Se sarà accolta l’abrogazione di parte dell’articolo che tratta la modalità di questa nomina allora l’ Assemblea dovrà in qualche modo procedere a nominare questa figura poiché non ci sarà più quell’ automatismo definito dal Regolamento” , ha spiegato il presidente dell’ Assemblea, Paolo Demarin. Otto dei dodici firmatari dell’iniziativa di modifica sono consiglieri provenienti dalla Slovenia tra le altre firme c’è pure quella di Gaetano Benčić, membro della Giunta esecutiva, convinto che questo cambiamento in nessun modo tocca il funzionamento dell’associazione di Capodistria ma è solo un modo di mettere ordine negli atti interni dell’Unione italiana. Benčić respinge categoricamente le insinuazioni che si tratti di una mossa per destituire dal ruolo di coordinatore, l’attuale presidente dell’Unione italiana, Maurizio Tremul. “Non potrebbe essere perché una norma generale non può essere creata per mettere da parte qualcuno; potrebbe essere solo che se chi l’aveva realizzata l’aveva fatta per se stesso ma così non era e quindi la nostra iniziativa non è assolutamente un’operazione che va in questo senso” ha detto Benčić, ribadendo che deve essere la consulta a nominare il coordinatore in seduta congiunta con l’Assemblea.
(lpa)