Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

Un anno- il 2024- caratterizzato da importanti contributi finanziari che hanno segnato il record per le entrate dell’UI. Conseguente il grande impegno e il lavoro portato avanti dall’ esecutivo minoritario e dall’ amministrazione nella realizzazione dei tanti, numerosi progetti. Il presidente della Giunta dell’Unione italiana, Marin Corva, riassume così l’anno che ci stiamo per lasciare alle spalle. Riferendosi ai temi politici che hanno contraddistinto la massima istituzione minoritaria con in primo luogo la questione della Consulta di Capodistria egli rileva che “sono avvenute cose che ci hanno spronato a fare alcune riflessioni” e spiega: “Ci sono tante cose che dovremmo affrontare in sede di Assemblea, chiarire tra di noi e sistemare; sebbene sia del parere che le regole dobbiamo scriverle, definirle noi dall’ altra parte non dimentico che vanno messe in sicurezza le nostre istituzioni in modo che non ci arrivi qualche problema esterno che vada compromettere il loro lavoro”.
Questo un obiettivo da raggiungere nel 2025 poiché come afferma il responsabile della Giunta: “Noi abbiamo superato ormai la metà del mandato ed è nostro compito lasciare a chi verrà dopo una situazione chiara. Per quanto mi riguarda personalmente in questo mandato 2022-2026, il 2025 sarà l’ultimo anno di gestione completa, perciò, voglio impegnarmi a chiudere tutte le iniziative che ho avviato e garantire le risorse di quanto dovrà essere realizzato nel 2026”.
Oltre che i finanziatori ed in primo luogo i governi di Italia e Croazia che sostengono maggiormente le attività portate avanti dall’ UI, ma anche la Slovenia, la Regione Friuli-Venezia Giulia e la Regione istriana, Corva ringrazia per l’ottima collaborazione tutte le istituzioni della CNI ed in primo luogo scuole e Comunità degli italiani che sono i pilastri del mantenimento e della promozione della lingua e cultura italiana sul territorio. “Un pensiero va naturalmente a tutti i connazionali e il mio auspicio è che si riconosca l’importanza della persona, del singolo connazionale all’ interno delle istituzioni perché sono loro a rendere forte e unica la nostra minoranza”, il messaggio del presidente Corva che augurando a tutti buone feste conclude: “Auguro a tutti quanti tanta felicità e serenità ma soprattutto- ed è forse la cosa più importante- tanta salute. Dunque, che il 2025 sia un anno in buona salute, che poi ti permette di lavorare, di stare con la propria famiglia e di avere anche una vita più serena”.

(LPA)