Il Presidente dell'Unione Italiana, Maurizio Tremul, si è rivolto oggi al premier sloveno, Janez Janša, in relazione all'inserimento della Croazia nella lista rossa dei paesi a rischio coronavirus sollecitando una serie di deroghe all'ordinanza, con riferimento principalmente alle aree transfrontaliere e soprattutto per quanto riguarda i territori confinanti con la Contea Istriana e con la Contea Litoraneo-Montana, dove i casi da coronavirus sono molto limitati. In queste regioni vive la maggioranza degli appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana, rileva Tremul, che mantengono un forte e stretto legame con i loro connazionali dell'Istria nord-occidentale. Nel prosieguo della lettera il Presidente dell'UI ha esposto alcuni casi che riguardano non solo la CNI, ma anche la più ampia fascia di popolazione transfrontaliera, per la quale sarebbe necessario fare delle eccezioni, come alunni e studenti residenti in Istria e nella Regione Litoraneo-Montana che studiano nelle Scuole e nelle Università in Slovenia, per i lavoratori transfrontalieri in ingresso e in uscita dalla Slovenia, per urgenti e motivati casi famigliari e questioni sanitarie. Di seguito il testo integrale della lettera.
(red)
Il Presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, si è rivolto oggi al Presidente del Governo della Repubblica di Slovenia, Dr. Janez Janša.
Nella sua comunicazione il Presidente Tremul ha sottolineato l’importanza dell’impegno che il Governo sloveno sta svolgendo per contrastare la diffusione in Slovenia della pandemia da Coronavirus COVID 19 (SARS-CoV-2). Grazie al lavoro di tutte le competenti autorità del Governo, della Protezione civile, dell’Istituto nazionale sloveno per la sanità pubblica e degli altri organi statali e locali, la Slovenia è riuscita fino ad ora a contrastare efficacemente l’emergenza epidemiologica.
Considerato che il Governo sloveno si appresta a inserire la Croazia nella Lista Rossa dei Paesi a rischio, per cui tutti coloro che entreranno in Slovenia dalla Croazia dovranno osservare, salvo qualche rara eccezione, un periodo di 14 giorni di quarantena, il Presidente dell’UI, a nome dell’intera Comunità Nazionale Italiana, ha chiesto siano considerate alcune specificità ed eccezioni da inserire nel decreto che il Governo andrà ad approvare nei riguardi della Croazia, con riferimento principalmente alle aree transfrontaliere e soprattutto per quanto riguarda i territori confinati con la Contea Istriana e con la Contea Litoraneo-Montana, dove i casi da coronavirus sono molto limitati. In queste regioni vive la maggioranza degli appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana che mantengono un forte e stretto legame con i loro connazionali dell’Istria nord-occidentale. L’Unione Italiana ha grande cura e investe molto impegno nel mantenimento dell’unitarietà della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e Croazia, verso cui è rivolta anche l’attenzione della Slovenia stessa, sottolinea il Presidente Tremul.
Nel prosieguo della lettera il Presidente dell’UI ha esposto alcuni casi che riguardano non solo la CNI, ma anche la più ampia fascia di popolazione transfrontaliera, per i quali sarebbe necessario fare delle eccezioni. Pertanto, il Presidente Tremul, ha avanzato alcune proposte di deroga da inserire nel decreto governativo:
1) Mantenere le attuali esistenti disposizioni per i residenti della Contea Istriana e della Contea Litoraneo-Montana che entrano in Slovenia, considerato che in questi territori i casi di coronavirus sono molto bassi, non inserendole, pertanto nella Lista Rossa.
2) Per gli alunni e gli studenti residenti sul territorio della Contea Istriana e della Contea Litoraneo-Montana che studiano nelle Scuole e nelle Università in Slovenia.
3) Per i lavoratori transfrontalieri in ingresso e in uscita dalla Slovenia.
4) Per coloro che entrano in Slovenia per un periodo non superiore a 5 giorni per necessità di lavoro, salute o assoluta urgenza, con l’obbligo di rientrare in Croazia allo scadere del termine.
5) Per urgenti e motivati casi famigliari.
6) Per urgenti questioni sanitarie.
7) Per i dipendenti, collaboratori e rappresentanti ufficiali delle Istituzioni unitarie della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e Croazia.
Il Presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul si è appellato al Governo sloveno affinché le proposte dell’Unione Italiana siano accolte e siano quindi inserite nel decreto sulle misure da adottare per contrastare la diffusione in Slovenia del coronavirus nei riguardi di chi entra dalla Croazia nel Paese.
La Segretaria
Fiume-Capodistria, 20 luglio 2020