“Gli asili e scuole italiane in Istria e Quarnero seguono con attenzione le indicazione del ministero all'istruzione croato e quelle degli istituti della pubblica sanità” ha rilevato la responsabile del preposto settore dell'Unione Italiana, Iva Bradaschia Kožul. “Misure igienizzanti con disinfettanti e sanificazione degli ambienti accompagnati dagli inviti ad alunni e insegnanti di lavarsi le mani e arieggiare le aule sono all’ordine del giorno” ci hanno confermato pure altri presidi degli istituti scolastici della CNI che ricordano il divieto di organizzare manifestazioni pubbliche e viaggi nelle zone a rischio e dunque soprattutto in Italia. “ Noi abbiamo cancellato la gita a Ravascletto e a Bologna” ci ha detto Katia Sterle, direttrice dell’elementare italiana di Buie, che ha deciso di vietare pure gli allenamenti pomeridiani dei vari gruppi nella palestra scolastica. Simili provvedimenti sono stati presi anche dai responsabili delle altre scuole che hanno raccontato di essersi indirizzati- per quanto possibile- ad attività extrascolastiche e all’aria aperta.
Per il momento il mondo scuola CNI sta funzionando e si adegua alle disposizioni ministeriali, disposizioni che comunque potrebbero cambiare visto le riflessioni della ministra all’ istruzione Blaženka Divjak che, nell’ eventualità dell’aggravarsi della situazione, sta pensando a soluzioni alternative quali l’insegnamento a distanza. “Una scelta alla quale le nostre scuole sono preparate in egual modo a quelle della maggioranza” rileva Iva Bradaschia Kožul e aggiunge “però non so quanto e come sarà possibile effettuarla, noi all’ interno delle scuole possiamo svolgere una lezione via skype, ma non sono sicura che tutti gli alunni a casa avranno la possibilità di seguirla visto che i tablet ministeriali- al momento- sono a disposizione solo degli alunni di quinte, settime e prime medie superiori e quindi tutti gli altri alunni dovrebbero arrangiarsi e non so quanto sia semplice”.
Una riflessione confermata anche da altri docenti, sia delle scuole CNI sia da quelle della maggioranza queslla della Bradaschia Kožul che rinnova un suggerimento a tutto il settore “non fare panico, ma prendere comunque seriamente questa situazione; stiamo tutti attenti alle indicazioni che ci vengono date di giorno in giorno e, direi, di ora in ora. Penso che potremmo far tanto per contenere i danni di questo virus” afferma la responsabile del settore istruzione dell’Unione Italiana che si dice convinta che il messaggio sia già stato recepito già da tempo da docenti, alunni e genitori.
Lionella Pausin Acquavita