La Casa dello Studente di Capodistria ospita quindi temporaneamente gli alunni del Ginnasio Gian Rinaldo Carli. Allestite quattro aule, due al primo piano, due al secondo, mentre al piano terra spazio per gli uffici amministrativi e la biblioteca: ben ventimila i libri che sono stati trasferiti.
L'allestimento delle aule, più grandi di quelle abituali, è quanto più fedele a quelle "originali", ma per ora mancano delle "personalizzazioni" tipiche, che le renderebbero ancora più accoglienti, come ci ha spiegato una studentessa: "Entrando il mio primo pensiero è stato che l’aula è molto grande ma troppo vuota. Credo che dovremo personalizzarla un po', così la sentiremo più ‘nostra’ e ci sembrerà di essere ancora al Collegio dei Nobili. Nel trasferimento c'è stato un piccolo smistamento, la disposizione dei banchi è però rimasta quasi la stessa. Comunque, non vedo l'ora di tornare nella nostra scuola rinnovata, sono curiosa di vedere cosa ci sarà di diverso".
Soddisfatti invece gli insegnanti, come ci ha spiegato Antonio Rocco, professore di matematica: "Più o meno abbiamo cercato di mantenere le nostre aule, come erano prima, anche in questa nuova sede, per dare anche un'idea di continuità. È vero che ci sarà probabilmente bisogno di un periodo di adattamento, perché siamo in un nuovo spazio con altri inquilini e quindi forse sarà questa l'unica cosa a cui abituarsi maggiormente. Per quel che riguarda i laboratori saremo invece ospiti del Ginnasio di Capodistria, che si trova qui di fronte e che ci ha dato la propria disponibilità. Loro hanno tutto quello che serve per svolgere i laboratori di fisica, chimica e biologia; quindi, non abbiamo alcun problema neanche da questo punto di vista".
Davide Fifaco