"Una lettera che va letta, studiata e capita", afferma Andrej Rojec che assieme a Daniela Paliaga Janković, Manuela Rojec e Christian Poletti firma quest'ultima comunicazione che arriva ad un giorno dall'Assemblea dell'Unione italiana, che domani ad Albona discuterà ancora una volta della questione inerente alla Consulta UI di Capodistria. Consulta che, come spiegano gli autori della missiva, andando ad eleggere una persona "esterna" a nuovo coordinatore, in una riunione disgiunta e segreta, ha violato regole e disposizioni interne. "Ci rivolgiamo soprattutto agli amici e consiglieri UI che si trovano ad affrontare veramente un grosso problema", dice Andrej Rojec e, ricordano i passi finora svolti ed il dibattito assembleare di Dignano, prosegue: "Sono convinto che il presidente dell'Assemblea avrebbe dovuto agire diversamente e avrebbe dovuto procurarsi per primo i pareri legali; lui e non certamente il presidente della Giunta esecutiva. Avrebbe dovuto quindi condurre una riunione e un dibattito in armonia con il Regolamento e con i due Statuti, perciò ora lamentiamo la sua poca forza e soprattutto l'incoerenza in difesa della carica che ricopre".
Rojec rileva che l'obiettivo primario della lettera è quello di invitare i consiglieri UI a deliberare in piena responsabilità sulla questione che "di fatto, ha tagliato in due la nostra Comunità". "Per noi le regole e il loro rispetto sono di fondamentale importanza: vogliamo proteggere i diritti e le libertà dei singoli individui", aggiunge Rojec ricordando come Statuti e Regolamenti tutelano i nostri rappresentanti da discriminazioni, abusi e violazioni dei loro diritti fondamentali. "Chi non ha voluto sottostare alle regole in vigore deve uscire dall'Unione Italiana", afferma categoricamente Andrej Rojec che dice di credere, assieme agli altri colleghi che firmano la missiva, in un'Unione unica e democratica.
Lionella Pausin Acquavita