Si può fare, e a dimostrarcelo in questi mesi è stata l'attività di monitoraggio e denuncia del non rispetto del bilinguismo sulla cartellonistica locale portato avanti dalla CAN di Pirano, che dallo scorso giugno ha raccolto centinaia di violazioni segnalandole all'ispettorato competente. Una campagna, quella piranese, che sembra aver sortito i suoi primi effetti, visto che sul territorio comunale sono apparsi alcuni poster bilingui negli spazi pubblicitari della Europlakat s.r.l., società che a Pirano gestisce la maggior parte delle tabelle per l'affissione di poster di grande formato. Sino ad ora, infatti, le uniche pubblicità realmente bilingui (cioè frutto di un lavoro specifico di design e stampa per l'area costiera) erano state quelle commissionate dal Comune, in occasione di manifestazioni ed eventi .
Oggi invece hanno iniziato a fare bella mostra di sè poster tradotti, alcuni anche molto bene e con le scritte in italiano in molti casi simili per grandezza e visibilità a quelle in sloveno, come richiesto dalla legislazione in vigore.
"Non tutti sono tradotti o realizzati a regola d'arte", ci ha detto il collaboratore della CAN piranese Andrej Rojec, "per esempio in alcuni il testo in lingua italiana ha una dimensione del carattere minore rispetto a quello in lingua slovena, altri invece presentano ancora la classica striscia bianca con il testo in italiano appiccicato sopra; però fa un certo effetto vedere per la prima volta realizzato ciò che abbiamo iniziato a chiedere con insistenza qualche mese fa".Una battaglia che ha portato risultati anche in alcune istituzioni pubbliche, come il poliambulatorio di Santa Lucia dove, in seguito alle segnalazioni estive, sono apparse diverse traduzioni.
Nonostante che dalle istituzioni comunali sia giunto l'invito a continuare a segnalare le violazioni, dopo questi primi segnali positivi le denunce a tappeto si sono fermate, ci ha spiegato Rojec, che ci ha anche raccontato che secondo alcune voci che stanno circolando, a Isola alcuni docenti connazionali sarebbero stati contattati da agenzie pubblicitarie in cerca di supporto per la realizzazione di traduzioni di qualità.
Si tratta forse di un primo segnale di un effettivo cambio di rotta anche se la guardia sicuramente non sarà abbassata, ha assicurato Rojec. "Il lavoro svolto in estate, grazie anche alla particolare attenzione che i media ci hanno voluto dare, sembra averci fatto ottenere un grande risultato", ha concluso, "e sono certo che questo avrà una ricaduta su tutti i comuni costieri", dove il bilinguismo spesso stenta ancora a comparire sulla cartellonistica grande e piccola.
Barbara Costamagna