Il bilinguismo, ultimamente zoppicante in Istria, e' stato uno dei temi centrali all'incontro ufficiale a porte chiuse a Pola tra i massimi rappresentanti dell'Unione Italiana e il Presidente della Regione Boris Miletić. Concordata la collaborazione nell'ambito dei Programmi InterReg. Finora gli incontri al vertice tra la Regione Istriana e l'Unione Italiana sono andati poco oltre i buoni propositi sulla carta, questa volta si spera in un esito migliore. Dal comunicato diffuso dall'amministrazione regionale, dopo l'incontro avvenuto a Pola a porte chiuse, emerge che uno dei temi dominanti sia stata la visibilita' sociale della Comunita' Italiana sul territorio che da qualche anno a questa parte e' in fase involutiva nonostante il bilinguismo sia ben definito negli statuti della Regione nonche' delle citta' e dei comuni. "La lingua italiana" e' stato concluso "deve esser maggiormente presente nell'uso quotidiano sia nei servizi pubblici che nella segnaletica stradale". A proposito il Presidente dell'Unione Italiana Maurizio Tremul ha auspicato che venga perseguito un approccio integrato comune nel rispetto dei diritti acquisiti e del Trattato italo-croato sulle rispettive minoranze firmato nel 1996 e finora rimasto nel cassetto. Lo stesso Tremul ha ricordato i buoni segnali emersi su questo punto la settimana scorsa a Pola all'incontro con il premier Andrej Plenković. Concordato di procedere subito alla soluzione dei problemi che assillano la scuola italiana come la documentazione bilingue, la piccola maturita' al termine della scuola dell'obbligo, la maturita' di Stato e i testi scolastici nella lingua materna. Concordata anche la collaborazione tra Unione Italiana e Regione Istriana in merito ai progetti europei InterReg Italia-Croazia e Croazia-Slovenia nei settori dell'istruzione, della cultura, del turismo e delle politiche giovanili.
Valmer Cusma