"Un risultato importante", secondo il presidente della CAN costiera Alberto Scheriani, è stata l’assunzione di due nuovi consulenti pedagogici per le scuole in lingua italiana, che nelle prossime settimane diventeranno parte dell'organico dell’Istituto per l’istruzione della Repubblica di Slovenia a Capodistria. Verranno così riempiti alcuni vuoti che attualmente caratterizzavano questo settore considerato fondamentale per lo sviluppo della minoranza. Roberta Kalc seguirà, infatti, gli asili e la prima triade delle elementari, un settore scoperto da parecchio tempo, ritenuto, però, da sempre strategico. Mentre Nevio Tommasin si occuperà delle materie scientifiche.
“Questo è stato forse il traguardo più significativo che abbiamo raggiunto con l’accordo siglato con il Governo”, ha commentato il deputato al seggio specifico Felice Žiža che ha riassunto tutti i progetti portati avanti nel settore scolastico durante il suo mandato.
Il consulente pedagogico Sergio Crasnich ha ricordato la situazione particolare vissuta in ambito scolastico con la pandemia che ha spinto l'Istituto a concentrarsi sulla valutazione della ricaduta che ha avuto l'insegnamento a distanza sulle competenze degli studenti. A tal fine, ha detto, è benvenuto questo ampiamento del loro organico, visto che così si potrà migliorare e rendere più capillare il monitoraggio e la collaborazione con i docenti. L'altro consulente Guido Križman ha parlato, invece, del lavoro di traduzione dei curricula dei programmi per le scuole elementari e dei ginnasi che è stato portato avanti in questi anni e che prossimamente coinvolgerà anche gli istituti professionali.
La responsabile dell’ufficio capodistriano dell’Istituto, Alica Prinčič Rohler, che ha supportato la richiesta di nuove assunzioni, ha sottolineato il lavoro che si sta facendo per migliorare la conoscenza della lingua italiana anche nelle scuole slovene.
Barbara Costamagna