Avviata a fine novembre in Italia in concomitanza della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’esposizione arriva dunque anche in Istria. Intitolata "EvaLuna" con riferimento al romanzo di Isabel Allende, racconta vite, storie, immagini problematiche di donne.
"Anche perché se il libro è di una donna dell’America latina in realtà, potrebbe essere di una qualsiasi cittadina del mondo che esprime le sue gioie e le sue disgrazie” afferma Ester Pacor coordinarice del progetto e guida di "Espansioni", rete che si propone di valorizzare la conoscenza, il confronto tra donne e artiste di Paesi e culture diverse.
"Un parallelismo tra Eva, la madre di tutti con la Luna ha un riferimento romantico ma anche simbolico perché - nella tradizione e nella cultura- le fasi della Luna giocano con la maternità, con l’umore delle persone e questo vale per tutto il pianeta" prosegue la Pacor, felice di aver riproposto la mostra a Buie, località con la quale "Espansioni" vanta un’ottima collaborazione.
In visione 62 artiste rappresentative di un percorso internazionale: "ci sono un’argentina, una catalana, una messicana; donne amiche nostre che già nel passato hanno frequentato i nostri luoghi e che vogliono insieme a noi italiane, slovene, croate, dedicare un pensiero al libro e mandare un messaggio" rileva la Pacor facendo comprendere che si tratta di un messaggio di solidarietà, di vicinanza, di comunanza di idee che a Buie vengono espresse nell’ intimità di una casa istriana perché questo è il Museo cittadino.
"Passiamo dalla cucina con il "fogoler", alla stanza da letto e quindi al solaio per non dimenticare della cantina con le macine, l’olio d’oliva le botti del vino e nella quale si svolgeva - in pratica- la vita quotidiana non solo delle donne ma di tutta la famiglia" ci spiega Rosanna Bubola, direttrice dell’Università popolare aperta di Buie illustrandoci il contesto in cui vengono presentati quadri, le fotografie e installazioni artistiche di Espansioni 2018.
Opere che dislocate nel luogo della memoria sembrano far parte della storia ma che nello stesso tempo, assieme agli oggetti del museo, rappresentano la quotidianità ed in sostanza fanno rivive in tutti noi quella voglia che ci arriva dal passato; dello stare assieme raccontandoci emozioni e desideri confessando difficoltà e aspettative.
Lionella Pausin Acquavita