Con lo slancio dell'iscrizione dell'istrioto, esattamente un anno fa, nel registro dei beni culturali immateriali della Croazia avviata - dunque- l'edizione 2024 del Festival che anche questa volta vede partecipi e attive tutte le Comunità degli italiani in cui è in uso l'idioma preveneto ovvero Rovigno, Valle, Dignano, Gallesano e Sissano. L'apertura ieri a Valle è stata dedicata tutta ai più piccoli ai quali è stata presentata la quinta puntata del cartone animato "Bibi e la valle nascosta" e il nuovo libretto ed eserciziario "Pimpa e Pinocchio" seguita da una rappresentazione teatrale con lo stesso titolo, naturalmente tutto in istrioto.
Oggi la manifestazione si trasferisce nella sua sede tradizionale, ovvero la Comunità degli italiani di Sissano. Il presidente del sodalizio e coordinatore del Festival, Paolo Demarin, spiega che la serata si articolerà in due conferenze che parleranno degli effetti giuridici della tutela dell'istrioto e del suo uso e divulgazione nel settore commerciale, naturalmente tutto accompagnato dai cori delle CI di Sissano, Dignano e Gallesano.
"Chiusura importante la presentazione della raccolta di poesie e novelle in rovignese di Maria Sciolis con la quale rendiamo omaggio alla grande attività che la professoressa ha svolto nella tutela e promozione dialettale sia nell'arco della sua vita lavorativa sia come scrittrice e poetessa" rileva Demarin annunciando quindi l'importante appuntamento di domani con il Festival della canzone inedita in Istrioto. "Si tratta di un progetto avviato qualche anno fa all'interno della manifestazione e devo dire che ci siamo ispirati al nostro fratello maggiore ovvero al Festival dell'istroveneto dove abbiamo visto che 'Dimela Cantando' va molto bene e allora abbiamo cercato di fare pure con l'istrioto qualche cosa di simile. La produzione non è paragonabile a quella dell'istroveneto ma riuscire a produrre otto canzoni inedite per quest'anno è, secondo me, un grande successo" dice ancora Demarin che invita tutti a Sissano e ricorda che la XII edizione del Festival chiuderà sabato con la sfilata e l'esibizione dei gruppi folcloristici della Comunità di Dignano, Gallesano, Valle, Rovigno e naturalmente Sissano.
"Anche quest'anno abbiamo voluto offrire il meglio della nostra tradizione, accompagnandolo però da contenuti e produzioni nuove che poi rimangono a garanzia di un futuro certo per la nostra parlata" ha concluso Demarin ringraziando il gruppo di lavoro che, composto dai rappresentanti di tutti i sodalizi coinvolti, organizza oltre al Festival pure altre attività e progetti che si realizzano nel corso di tutto l'anno.