"Radio Capodistria non deve perdere la propria frequenza, che il governo sloveno vorrebbe revocare, perché equivarrebbe allo spegnimento di un'emittente storica, di servizio transfrontaliero come voce indispensabile della comunità italiana in Istria e nelle regioni italiane limitrofe. Abbiamo presentato un'interrogazione al ministro allo Sviluppo economico Patuanelli perché servono chiarimenti non solo sulla frequenza 103.1 Mhz su cui trasmette Radio Capodistria, ma in generale sul tema più ampio della regolamentazione delle radiofrequenze di confine tra Italia e Slovenia, al centro di un annoso contenzioso tra i nostri due Stati".
A dichiararlo, in una nota congiunta con i deputati friulani della Lega Aurelia Bubisutti, Vannia Gava, Daniele Moschioni e Massimiliano Panizzut, è il deputato del Carroccio Massiliano Capitanio, componente della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni e segretario della Vigilanza Rai.
"Radio Capodistria", aggiungono i deputati della Lega, "si è distinta, dal dopo guerra in poi, come espressione della comunità italiana rimasta in Istria e mezzo di unione dell'intera comunità giuliana, tanto da essere a pieno titolo riconosciuta dalla legge sull'emittenza pubblica radiotelevisiva in Slovenia come mezzo di attuazione del diritto all'informazione pubblica nella propria lingua madre e ai contatti con la Nazione madre, riconosciuto alla minoranza italiana dalla Costituzione slovena".
Davide Fifaco