Furio Radin rappresentante degli Italiani al Sabor dal 1992, cioè dalla prima legislatura da quando la Croazia è indipendente, si mette in corsa per il suo nono mandato. Ritoccherebbe cosi ulteriormente il suo record di longevità parlamentare. In una recente dichiarazione a Radio Pola ha parlato di possibilità di ricandidarsi, lasciando chiaramente capire che intende rimettersi in gioco. Tra l’altro di recente ha attualizzato una questione che potrebbe venir intesa come cavallo di battaglia della sua campagna elettorale: vale a dire l’attuazione dell’Accordo italo croato sulla tutela delle minoranze firmato nel 1996 dagli allora rispettivi capi diplomazia Lamberto Dini e Mate Granić. Ebbene, a 24 anni di distanza il documento è rimasto inspiegabilmente lettera morta sulla carta. Finora Radin, appoggiato dalla Dieta democratica istriana è sempre uscito vincitore all’urna, lasciando agli avversari solo le briciole. Ci sarà qualcuno che tenterà di contrastarlo questa volta? Ci sta riflettendo Giorgio Martinić, presidente dell’Associazione Italiani in Croazia con sede a Zagabria, fondata nel 2016. “Sto valutando la possibilità ‘’ ci ha detto, lasciando dunque aperta una porta che porta all’urna. Un pensierino lo sta facendo anche Maurizio Zennaro, consigliere municipale di Parenzo, che nel recente passato aveva tentato l’impresa per due volte senza riuscirci. Ci sono anche altri nomi in gioco, uno di questi molto noto negli ambienti della Comunità nazionale italiana ci ha pregato di non citarlo in questo momento. Ovviamente si auspicano anche altri candidati possibilmente anche dell’area quarnerina, che siano capaci di ravvivare una campagna elettorale altrimenti destinata alla monotonia.

Valmer Cusma

Furio Radin Foto: La voce del popolo/Ivor Hreljanović
Furio Radin Foto: La voce del popolo/Ivor Hreljanović