Non un vero e proprio comizio elettorale ma un doveroso incontro con i connazionali per fare il punto della situazione politica sia nazionale che minoritaria. In corsa per il suo nono mandato anche ad Umago, Radin ha puntato su alcuni capisaldi del suo programma racchiuso in una decina di punti e che inglobano pure quel “rispetto e dignità” che è lo slogan della sua campagna. “Senza estremismi e nazionalismi, senza pregiudizi dobbiamo essere orgogliosi della nostra cultura e identità, del nostro essere italiani “ha affermato Radin che si e’ soffermato quindi sui concetti di sicurezza e autonomia. La prima – ha detto- va intesa come garanzia per il mantenimento dei nostri diritti, come certezza che quanto sancito dalle leggi sarà rispettato mentre l’autonomia va intesa come libertà di impiego delle risorse prodotte dal territorio.” È necessario vigilare perché i nazionalismi non muoiono mai” ha affermato ancora Radin che pur non volendo nominare altri partiti e candidati ha detto che “come italiani ci si sente a disagio a pensare che una nostra connazionale guida la lista di una coalizione di estrema destra nella circoscrizione di Fiume”. Per quanto riguarda una futura possibile collaborazione con un eventuale governo di centro destra o centro sinistra, il candidato della CNI ha fatto capire che sarà meglio attendere l’esito del voto di una tornata che- complice la crisi dovuta al coronavirus- si presenta molto strana, incerta e particolare. Tra gli argomenti trattati pure quello della ricostruzione della Scuola media superiore italiana di Buie, finanziata dai governi italiano e croato e che, come affermato da Radin, andrà a migliorare l’ offerta scolastica nel territorio croato dell’ ex zona B. (lpa)

Furio Radin Foto: La voce del popolo/Željko Jerneić
Furio Radin Foto: La voce del popolo/Željko Jerneić