Foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter
Foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter

Durante l'ultima riunione della Comunità degli Italiani "Santorio Santorio" di Capodistria, è emersa nuovamente l'esigenza di dotare il sodalizio di una presenza digitale attraverso un sito Internet e una pagina Facebook. Il presidente Mario Steffè ha dichiarato che in questo momento i tempi non sono maturi per la realizzazione di un progetto condiviso con Informa, il foglio informativo della CAN capodistriana. "Si sta lavorando per aprire entro la fine dell’anno sia la pagina Facebook che quella della Comunità degli Italiani", ha spiegato Steffè, sottolineando l’importanza di potenziare la comunicazione e la visibilità del sodalizio.
Damian Fischer, vicepresidente della CAN di Capodistria, ha voluto precisare in merito ad alcune affermazioni secondo le quali sarebbe emersa una presunta contrarietà da parte della CAN alla collaborazione. Fischer ha dichiarato che la CAN è tuttora "disponibile a ogni forma di collaborazione o sostegno di qualsiasi natura". Tuttavia, ha aggiunto che, poiché durante la precedente Assemblea sono state sollevate perplessità da parte di alcuni soci, “si è deciso di non intervenire nel discorso riguardante il periodico della Comunità”.
La socia Clio Diabaté ha precisato che de La Città, si è discusso anche nelle precedenti Assemblee e che “da parte dei soci non è giunta l'indicazione di rinunciare a un foglio autonomo della Comunità, o di accorpare il foglio al foglio informativo della CAN Informa”, sottolineando che la Città è prevista da precise norme statutarie e che si deve partire dall'individuare i collaboratori della futura Redazione e stabilire delle linee programmatiche.
Ancora una volta sono state sollevate critiche sulla gestione degli spazi, in particolare per quanto riguarda la sala sociale, che secondo alcuni soci non sarebbe più a disposizione dei membri della comunità.
"L’esigenza è quella di ripristinare uno spazio adibito alla socializzazione. Lo spazio c’è, ma vogliamo ridimensionarlo e ampliare le aree disponibili con interventi mirati. Purtroppo, queste progettualità sono ancora in cantiere e dobbiamo fare affidamento sugli spazi attualmente disponibili, che verranno ripristinati al più presto", ha precisato Steffè.
Anche su questo punto è intervenuto Fischer, il quale ha spiegato che, dal punto di vista dell'agibilità, uno studio commissionato dalla CAN ha evidenziato alcune criticità. “Tuttavia, tali problematiche non compromettono in alcun modo l’utilizzo delle sale da parte dei soci”.
I soci hanno infine approvato il bilancio consuntivo 2024, seppur tra diverse perplessità, legate alla presunta impossibilità di visionare nel dettaglio i documenti e la relazione scritta sulle attività svolte. A tal proposito, Steffè ha rassicurato che tutta la documentazione è disponibile in sede e consultabile su richiesta.
Durante l’incontro si è discusso anche del Programma di lavoro per il 2025 e del relativo piano finanziario, che potrà contare sui fondi ministeriali redistribuiti dalla CAN, oltre ai contributi del Comune e dell’Unione Italiana. Il bilancio prevede un totale di entrate e uscite pari a 180.000 euro. Tra le voci di entrata figura anche il bar “Circolo”, attualmente chiuso, con una previsione di incasso pari a 5.600 euro. La chiusura prolungata del locale continua a rappresentare una criticità, come ha spiegato il presidente Steffè: "La chiusura del bar si sta prolungando troppo. Dopo una serie di consultazioni con potenziali interessati, non si è giunti a un risultato concreto e saremo costretti a pubblicare un bando. La mancanza dei proventi del bar si riflette chiaramente sulla possibilità di finanziare attività sociali, che non possono essere coperte da altre fonti".
Infine, si è discusso dei nuovi parametri e criteri stabiliti dall’Unione Italiana per il fondo di valorizzazione e promozione. Steffè ha sottolineato che è in corso un dibattito per la loro ridefinizione: "Ho suggerito che questa valutazione tenga conto delle diverse esigenze di promozione della lingua e della cultura italiana sul territorio, poiché le singole comunità presentano caratteristiche e necessità differenti".

Dionizij Botter